Important Forniture and Old Master Paintings - I

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Piatto in maiolica policroma

Ampio cavetto a fondo piatto, breve tesa obliqua e ampio piede ad anello appena accennato, cm. 47,2 ø, Urbino, XVI secolo (1540-45 ca.).
 
Bibliografia
La via della ceramica tra Umbria e Marche. Maioliche Rinascimentali da Collezioni Private, Gubbio, Palazzo Ducale, 26 giugno 2010 - 30 gennaio 2011, cat. pp. 256, 257, n. 3.27.
 
Si riporta parte della scheda, a cura di Riccardo Gresta, in La via della ceramica tra Umbria e Marche: "L'istoriato raffigura il momento in cui Coriolano, aiutato dall'esercito dei Volsci, giunto alle porte dell'Urbe e intenzionato a muovere le armi contro Roma, viene fermato dalle implorazioni della madre Veturia e della moglie Volumnia, accorsa con i due figlioletti in braccio, che lo convinsero a ritirarsi (Tito Livio, Ab urbe condita, lib. II, 33).
Il pittore dispone la storia di Coriolano in due gruppi distinti: a sinistra, su uno sfondo arboreo, si trova un gruppo di donne, tra cui l'anziana madre Veturia che fa avvicinare uno dei bambini verso Coriolano, situato al centro della composizione; a destra sono raffigurati cinque personaggi maschili che, divisi in due gruppi, parlano tra loro contro uno sfondo roccioso, mentre sulla destra vi è un gruppo di edifici. Al centro troviamo la descrizione di un paesaggio marino con case e insenature che si rimpicciolisce in lontananza. L'anonimo autore di questo pezzo mostra di essere legato ad un modo di comporre molto calibrato, che utilizza forme architettoniche classicheggianti presenti qualche tempo prima nelle opere dei numerosi seguaci di Xanto e di Nicola. Qui si tratta di un pittore di ottima levatura, la cui attività va inquadrata poco prima della metà del XVI secolo.
Appare piuttosto difficile collocare quest'opera all'interno delle botteghe urbinati più note di quegli anni, dal momento che essa non è riferibile a nessuna mano conosciuta.
Lo stile levigato delle figure e l'equilibrio di tutta la scena sono elementi poco comuni nella produzione istoriata e non indirizzano certo verso gli stilemi di qualche fabbrica locale.
Il soggetto di Coriolano non è raro nella produzione maiolicata del Cinquecento, ma qui si tratta di un pittore che non si imparenta con le versioni finora conosciute, perchè adotta formule stilistiche del tutto autonome.
Poche, al momento, sembrano le opere che gli si possono restituire: tra queste, la più interessante è senza dubbio un grande piatto istoriato raffigurante la storia di Diogene e Alessandro venduto ad un'asta di Semenzato a Roma il 23 gennaio 1992, con attribuzione (erronea) alla bottega di Francesco Durantino (l'opera è stata riprodotta in "CeramicAntica", II, 2, 1992, p. 70)".
€ 40.000 / 60.000
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fri 15 April 2016