28

Pino Musi
(Salerno, 1958)

Libro XXIX (Libro dei Morti. Tebe, Egitto, I secolo a.C.), 2003

Gelatina ai sali d'argento montata su alluminio 1 mm, ed. 1/5
cm. 180x123,5 (con cornice)

Firma, data e tiratura al verso: Pino Musi 03 / 1/5: firma entro un cartiglio con dati dell'opera: Pino Musi.

Biologie de l’acte d’écrire è il frutto di una collaborazione con la Biblioteca Civica di Rovereto e la Fondation Martin Bodmer di Ginevra. Nelle due collezioni sono raccolti testi originali, manoscritti, incunaboli di straordinaria rilevanza, ma anche documenti dove la scrittura è parte di un flusso di vita quotidiano (liste della spesa, scambi epistolari, ecc.). L'interpretazione fotografica evidenzia l'interazione fisica ed emotiva di chi scrive e di chi legge nei confronti dei segni, delle parole, dell'oggetto libro.
 
Pino Musi è un fotografo e docente con base a Parigi. Ha iniziato la sua pratica all'età di 14 anni apprendendo, da autodidatta, la tecnica del bianco e nero. Il fascino per la camera oscura e la costante frequentazione del teatro d'avanguardia, almeno fino alla fine degli anni Ottanta, hanno segnato la sua sperimentazione sia sul piano linguistico che su quello concettuale. Altrettanto cruciali sono stati gli incontri con il regista Jerzy Grotowski e l'architetto svizzero Mario Botta, con cui ha collaborato a stretto contatto per anni. Il lavoro di Musi ha intersecato molteplici aree d'interesse come l'antropologia, l'architettura, l'archeologia e l'industria. La sua attuale ricerca sulla forma fa parte di un progetto coerente e trova il miglior mezzo espressivo attraverso l'arte del bookmaking, in particolare nella creazione di libri d'artista, per i quali è stato acclamato a livello internazionale in varie occasioni. Sono stati pubblicati finora più di venticinque libri con sue opere, tra cui, recentemente, Border Soundscapes, 2019. Dal 2011 al 2017 ha insegnato presso il Master di Alta Formazione sull'Immagine Contemporanea della Fondazione Fotografia di Modena. Nel 2012 il Museo dell'Ara Pacis di Roma ha ospitato la mostra Rivelazioni della Forma. Le origini dell'Italia nelle fotografie di Pino Musi. Le opere fotografiche di Pino Musi sono presenti in collezioni private e pubbliche, tra cui la Fondazione Rolla, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, la Fondazione Fotografia di Modena, il FRAC (Fonds régional d'art contemporain) Bretagne.
€ 1.500 / 2.500
Estimate
Evaluate a similar item
Time auction 206

Photographs

thu 20 - thu 27 May 2021