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Mario Cresci.
(Chiavari (Ge), 1942)

Ugo Mulas, Marcel Duchamp 1965, 2006

Stampa True Black Fine Art Giclée su carta cotone montata su alluminio, ed. 1/3
cm. 123x82,5 (con cornice)

Al verso cartiglio con dati dell'opera.

Bibliografia
Mario Cresci: la fotografia del no, GAMeC Books, Bergamo 2017, p. 195.

La serie D’après di d’après vede Mario Cresci impugnare la matita per studiare, non copiare, alcuni scatti classici: The Illuminated Man (1968) di Duane Michals e ancor prima il ritratto di Marcel Duchamp (1965) realizzato da Ugo Mulas. O Man Ray, il succitato Nadar e finanche un dagherrotipo anonimo. Dove il tratto manuale già interviene ab origine sull’opera, e va da sé nel disegno di Cresci che la rilegge. Ma il procedimento non si arresta a questo punto, bensì diviene “copia di copia”, come doveva inizialmente chiamarsi la serie. Il disegno viene riprodotto, meccanicamente, per ritrasformarsi in fotografia datata 2005-2006. E l’automazione non garantisce, ovviamente, una copia perfetta. Cambia il supporto, la dimensione, il tratto. Perché se nella prima fase Cresci sceglie tutta una tavolozza di metodi per incunearsi fra soggetto e oggetto della fotografia, con approcci talora violenti e tal altri sinuosi, nella seconda fase la matita pare cangiarsi in carboncino, e l’oleosità del lucido diviene à plat del supporto in cotone e metallo.
 
Mario Cresci vive e lavora a Bergamo. Fin dagli anni Settanta è autore di opere eclettiche caratterizzate da una libertà di ricerca che attraversa il disegno, la fotografia, il video, l’installazione, il site-specific. È tra i primi autori in Italia ad applicare la cultura del progetto, coniugandola a una sperimentazione con i linguaggi visivi. Nel 2004 realizza la sua prima antologica, Le case della fotografia. 1966-2004, alla GAM di Torino, mentre nel 2017 riassume i suoi cinquant’anni di attività artistica nella mostra La fotografia del No. 1964-2016 alla GAMeC di Bergamo. Dal 2010 al 2012 realizza il progetto Forse Fotografia: Attraverso l’arte; Attraverso la traccia; Attraverso l’umano con una mostra itinerante nei musei di Bologna, Roma, Matera. Partecipa alla Biennale di Venezia nel ’71, ’79 e ’93. Dal ’74 alcune sue fotografie fanno parte della collezione del MoMA di New York. Molti lavori sono raccolti in diverse collezioni d’arte e fotografia contemporanea di note collezioni museali permanenti.
€ 3.000 / 5.000
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Photographs

thu 20 - thu 27 May 2021