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Alessandro Tiarini (attr. a) (Bologna, 1577 - 1668)
Ritratto di gentiluomo
Olio su tela
cm. 57,3x44
Il dipinto reca in alto la scritta: MARCUS ANTONIUS DE LANDIS VENET. NOB. SUI. COM. 1621
Allievo prima di Lavinia e Prospero Fontana, Tiarini, non accolto nella bottega di Ludovico Carracci, passò in quella di Bartolomeo Cesi.
Presente a Firenze dal 1599 al 1606, frequentò lo studio del Passignano e della pittura riformata. Tornato a Bologna nel 1606 divenne uno dei maggiori pittori sacri di pale d'altare e affreschi. Attivo anche come ritrattista, come attestano i due ritratti al naturale di figura femminile con cane di Bologna, Pinacoteca Nazionale e Reggio Emilia, Pinacoteca Civica, il Tiarini influenzò la ritrattistica del tempo e dei suoi seguaci, con un carattere quasi naturalista, come qui appare.
Presente a Firenze dal 1599 al 1606, frequentò lo studio del Passignano e della pittura riformata. Tornato a Bologna nel 1606 divenne uno dei maggiori pittori sacri di pale d'altare e affreschi. Attivo anche come ritrattista, come attestano i due ritratti al naturale di figura femminile con cane di Bologna, Pinacoteca Nazionale e Reggio Emilia, Pinacoteca Civica, il Tiarini influenzò la ritrattistica del tempo e dei suoi seguaci, con un carattere quasi naturalista, come qui appare.
€ 2.000 / 2.800
Estimate
Live auction 157
Asta di Arredi e Dipinti Antichi - I
fri 28 October - mon 28 November 2011
Prato