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Bruno Innocenti
(Firenze, 1906 - 1986)

Lilia, 1930 ca.

Scultura in bronzo a patina nera, cm 85,5 h
Bibliography
Bruno Innocenti scultore (1906-1986), a cura di Marco Fagioli e Renzo Gamucci, schede di Sara Meloni e Chiara Stefani, catalogo della mostra, San Miniato (Pisa), 23 ottobre - 13 novembre, Aión edizioni, Firenze, 2011, pp. 66-67 (scheda a cura di Sara Meloni);
Marco Fagioli, Bruno Innocenti statuario del Novecento, Aión Edizioni, Firenze, 2025, p. 86.
Scultura chiave nell'opera di Bruno Innocenti, questa Lilia, 1930 ca., è la prima versione di un nudo che lo scultore svilupperà negli anni successivi nelle varianti a figura intera della Lilia nuda sdraiata, 1930, il cui bronzo si trova alla Galleria d'Arte Moderna di Roma, e la Lilia in piedi, 1932, con le braccia alzate, ispirata a una delle figure femminili della Villa dei Misteri. 
La giovane modella Lilia, di origini campagnole, avrebbe poi sposato lo scultore Mario Parri (1895-1972) amico di Pietro Annigoni. Nonostante che il busto a tre quarti della figura, senza le braccia, sia evidentemente ispirato a quelli antichi, la prima Lilia si caratterizza per un evidente gusto naturalistico nei dettagli delle pieghe dell'addome e dei seni, così come il volto che non è affatto idealizzato. Questo "verismo" di Innocenti si manifestò ancor più nella successiva versione della Lilia nuda, sì da suscitare qualche perplessità nello stesso Andreotti, di cui Innocenti era l'allievo prediletto, che in una lettera al cognato pittore Aldo Carpi del 10 novembre 1930, pur esprimendo ammirazione per la "bella statua", faceva trasparire perplessità per la svolta "veristica" manifestata. Il gesso della Lilia fu esposto per la prima volta a Firenze in occasione della V Mostra d'Arte Regionale Toscana tenutasi a Palazzo Strozzi nel 1931.
€ 8.000 / 12.000
Estimate
Live auction 263

Modern Art

sat 31 May 2025
SINGLE SESSION 31/05/2025 Hours 16:00