XIX and XX Century Paintings and Sculptures - II

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Adriano Cecioni
(Firenze, 1836 - 1886)

Importante album con venti caricature

Tecnica mista su carta
cm. 28x40 ca. (album), misure varie (caricature)

“A Firenze, città in cui persino le cose sanno sorridere, la Caricatura circola nel sangue sottobraccio ai globuli rossi, si succhia col lattedimamma, si respira con la brezza delle cascine. Il Fiorentino possiede uno spirito spontaneo, arguto, un caustico umorismo, personale, meno “non sense”, ma più scanzonato e più mordace dell’humour britannico. Un umorismo che, dal Teatro dei Fantocci o dal popolare Teatro di Antonio Cardinali, praticamente spiccò il salto sui periodici, non appena uno spiffero di libertà di stampa scaturì dalla clerotica costituzione elargita con mano avara da Leopoldo II, il “Babbio”, lo sgranduca, Canapone − non perché fosse un forcajolo, ma perché aveva i capelli color fune,− Tentennone, Ceppo Scappa, o Gori, Broncio, don Desiderio, o Labbroni, per la stampa popolaresca”. Così scriveva Enrico Gianeri nel presentare in catalogo la mostra Tricca caricaturista, “caricaturisti e caricaturati al Caffè Michelangiolo” tenutasi ad Arezzo nel 1966. Fiorentino, giornalista satirico e caricaturista egli stesso, Gec (questo lo pseudonimo con cui amava firmarsi) descrive con una punta di divertito sarcasmo la straordinaria verve satirica che animava il capoluogo toscano nel cruciale periodo risorgimentale. Al fiorire ininterrotto di periodici che sempre più spesso ricorrono all’uso di vignette satiriche fanno eco, dai locali del celebre Caffè Michelangiolo, (lo storico caffè letterario situato in via Larga) i frizzi salaci di un gruppo di giovani artisti e intellettuali fiorentini, le cui riunioni cattureranno in breve l’attenzione di tante personalità dell’arte figurativa italiana. “Non si creda” scrive il pittore Telemaco Signorini, tra i primi e più assidui frequentatori del locale, “Che queste prime riunioni al caffè Michelangelo fossero pretesto a discussioni di arte… In quei tempi il caffè Michelangelo fu il ritrovo di capi ameni, degli eccentrici, dei matti, insomma, come ha sempre qualificato i pittori il tranquillo borghese. E difatti le burle di tutti i generi erano all’ordine del giorno, gli stornelli popolari delle campagne toscane cantati con mirabile armonia trattenevano la folla che sotto la finestra del caffè Michelangelo inondava la strada…” (Telemaco Signorini, Caricaturisti e caricaturati al Caffè Michelangiolo, Le Monnier, Firenze, 1952, pp. 13-14). Secondo la ricostruzione di Signorini, Adriano Cecioni fu uno degli ultimi a unirsi ai compagni nelle vivaci serate trascorse al Caffè, ma il suo apporto risulterà determinante, non solo per il fondamentale ruolo di teorico e di “critico” militante svolto all’interno del gruppo macchiaiolo, ma anche per essere l’autore del notissimo acquarello Il Caffè Michelangiolo, vero e proprio “manifesto” delle goliardiche serate di quel cenacolo, forse eseguito “a memoria” immediatamente dopo la definitiva chiusura del locale, avvenuta nel 1867. È difficile stabilire se il prezioso album che presentiamo in catalogo possa essere riferibile al periodo precedente al trasferimento a Napoli dell’artista, avvenuto nel 1863: la presenza di una presunta caricatura di Giovanni Boldini, giunto a Firenze soltanto nel 1864, farebbe propendere piuttosto per una datazione successiva - forse contemporanea all’esecuzione dell’acquerello - al momento del rientro a Firenze dal pensionato napoletano nel 1867. Nel pur ricco panorama dei caricaturisti toscani Cecioni ricopre comunque un ruolo di primissimo piano, per il superiore talento artistico e per l’ironia quasi crudele con cui mette a “nudo” i caratteri fisiognomici e psicologici delle occasionali vittime; prova ne siano, oltre alle bellissime caricature riunite nell’album, che ritraggono amici e personaggi noti e meno noti della vita culturale cittadina, le mordaci piccole sculture realizzate in terracotta, insuperati capolavori di graffiante ironia. Prima della prematura scomparsa avvenuta nel 1886 lo sfortunato artista fu, per un breve periodo, anche caricaturista per la rivista londinese Vanity Fair.
L.G.
€ 15.000 / 20.000
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Live auction 225

XIX and XX Century Paintings and Sculptures - II

sat 29 October 2022
SINGLE SESSION 29/10/2022 Hours 15:30