Paolo Venini pregevole vaso a bulbo in vetro zanfirico lattimo
Un collarino a volant in vetro incolore si frappone tra il bulbo, realizzato con la tecnica dei "ballottini" intrecciati a "nastri", e il collo leggermente rastremato, su cui proseguono solo i "nastri" in lattimo, cm. 25,2 h. Firma all'acido "venini murano Italia" sotto la base, Murano, primi anni Cinquanta.
La tecnica della filigrana a retortoli ovvero del vetro "zanfirico", nota a Murano già dal XVI secolo, consiste nell'unire a caldo canne trasparenti con fili colorati variamente intrecciati inglobandoli al loro interno. Il tessuto vitreo così ottenuto verrà poi soffiato fino a realizzare la forma voluta. All'inizio degli anni Cinquanta i maestri vetrai della Venini hanno messo a punto diverse varianti di canne suddividendole per tipologia: "a rete", "settefili", "ballottini" e "nastri". I vetri zanfirici furono realizzati in monocromia, soprattutto nella variante lattimo, ma anche in policromia.
Bibliografia di riferimento Paolo Venini e la sua fornace, a cura di Marino Barovier e Carla Sonego, Skira, Milano, 2016, pp. 31, 112 -139.