The Art of the Table

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Eccezionale servizio da tavola in porcellana policroma e dorata Royal Copenhagen «Flora Danica», prima metà del XX secolo

I motivi pittorici che riproducono le diverse specie botaniche, individuate dai nomi in lingua latina dipinti in nero al verso di ogni pezzo, sono rifiniti da importanti bordure a più ordini. A partire dall'interno dei manufatti troviamo una sequenza di piccole riserve rettangolari dorate intervallate da minuscoli fiori che riprendono le cromie del decoro centrale. Procedendo verso l'esterno troviamo una perlinatura a rilievo e una sequenza di rametti in riquadri, tutto dorato. Piatti, insalatiere, piatti da portata, présentoir e sorbettiere presentano l'orlo seghettato a minuscoli dentini dorati. Le prese sono modellate a ramoscelli con fiori realisticamente resi in policromia.
 
Servizio composto da 105 pezzi:
36 piatti piani (cm. 25,7 ø)
12 piatti fondi (cm. 24,5 ø)
12 piattini da frutta (cm. 22,4 ø)
10 piatti piccoli (cm. 19,4 ø)
1 zuppiera (cm. 25,3x37x24,5) con présentoir (cm. 41x32)
2 legumiere (cm. 17,5x40x31,7)
4 insalatiere (cm. 6x25 ø)
3 salsiere (cm. 12 h.)
4 piatti da portata ovali (2 di cm. 52,5x38,5, 1 di cm. 47,5x36,8 e 1 di cm. 36,6x28,8)
3 piatti da portata rotondi (cm. 35,7 ø)
6 sorbettiere (cm. 4,4x6,1x8)
12 tazzine da caffè (cm. 6,2 h.) con piattini (cm. 14 ø)
 
Storia: Collezione privata, Toscana
 
Alcuni pezzi riportano il marchio a tre serie di ondine sovrapposte in blu sottosmalto databili al 1900 ca., altri recano il marchio con la dicitura Royal Copenhagen Denmark con corona centrale in verde sopra alle ondine in blu, e sono pertanto realizzati a partire dal 1923.
 
Minime mancanze ai bordi seghettati e dipinti in oro di 5 piatti piani, 4 piatti fondi e 1 piatto da frutta, tutte percepibili solo sullo spessore. Una sorbettiera presenta il manico di restauro staccato e rotto dalla vaschetta.
 
 


La storia della porcellana europea, iniziata a Meissen nel 1708, attraversa tutto il XVIII secolo vedendo il fiorire di molte prestigiose manifatture, spesso sotto l’ala protettrice dei regnanti e dei nobili dell’epoca.
Ne sono esempio, già nella prima metà del secolo, la manifattura imperiale di Vienna fondata nel 1718, la fabbrica Vezzi a Venezia (1720), quella del Marchese Carlo Ginori a Doccia (1737), la Real Fabrica di Capodimonte a Napoli (1743), e infine, ma solo per brevità, la manifattura nazionale di Sèvres nata nel 1745 a Vincennes.
 
Nel 1775 anche a Copenaghen, sotto l’egida della Regina Maria Giulia di Danimarca, nasce la Fabbrica Reale di Porcellane ad opera del farmacista Frantz Heinrich Müller.
 
Il marchio di fabbrica sono le tre linee ondulate sovrapposte che rappresentano i tre stretti di mare della Danimarca: Øresund, Grande Belt e Piccolo Belt.
 
Nel 1788-89 Russia e Svezia sono in guerra. La Danimarca, alleata dell’esercito russo, non riesce nell’intento di sostenerlo, così il monarca danese pensa a come recuperare la stima di Caterina II di Russia e, data la grande passione della Zarina per il nuovo “oro bianco”, quale miglior segno di riconciliazione se non il dono di un sontuoso servizio per la tavola?
Viene così ordinato alla Fabbrica Reale un servizio di ben 2.500 pezzi su ognuno dei quali doveva essere riportata una diversa specie botanica incorniciata da bordure dorate.
 
Già anni prima, in piena epoca illuminista, il re Federico V di Danimarca ordina al botanico Georg Christian Oeder di raccogliere in un trattato tutte le specie botaniche danesi al fine di individuarle e conoscerne le proprietà. Al termine di questo immane lavoro verranno riconosciute oltre 3.000 varietà di fiori e piante. L’enciclopedia botanica che ne risultò venne denominata “Flora Danica”.
 
Quando nel 1789 re Cristiano VII commissiona il servizio desidera che risulti di incomparabile bellezza e decide di affidarne la decorazione a Johann Christoph Bayer che ha già contribuito alle illustrazioni dell’enciclopedia botanica. Ovviamente nel corso dei tredici anni successivi Bayer fu affiancato da altri pittori, ma fu lui a decorare la quasi totalità dei circa 1.800 pezzi che ne risultarono.
Scomparsa Caterina II nel 1796, il prezioso manufatto venne comunque portato a termine e rimase alla corte danese. Fu utilizzato per la prima volta nel 1803 in occasione del compleanno di re Cristiano VII ed oggi è conservato a Copenaghen nei castelli di Rosenborg e Christianborg e nel Palazzo di Amalienborg.
Il secondo servizio “Flora Danica” fu eseguito dalla manifattura nel 1863 per le nozze della principessa Alessandra di Danimarca con il futuro Edoardo VII di Inghilterra.
Nel 1868 iniziò il processo di privatizzazione della manifattura che si perfezionò nel 1882.
Solo dal 1870 iniziò la vendita al pubblico di quello che è uno dei più importanti tesori culturali danesi e di cui, a seguire, ne troviamo due splendidi esemplari.
€ 45.000 / 70.000
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The Art of the Table

thu 27 October 2022
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