Il dipinto appare in relazione al genere più moraleggiante del Langetti, rappresentazioni di Santi, filosofi, eroi, scene bibliche e mitologiche, in cui il pittore staccatosi da una formazione ancora "classicista", si volse agli esempi naturalistici e a forti contrasti di luce derivati dall'osservazione del Ribera. Questo Supplizio di Tantalo pare avvicinabile nello stile al Catone, Genova, Palazzo Rosso, e all'Archimede con le figure allegoriche della Pace e della Guerra, in cui la raffigurazione del torso nudo e muscoloso diviene il motivo centrale in tono drammatico. Bibliografia di riferimento: La pittura del '600 a Genova, a cura di Piero Pagano e Maria Clelia Galassi, Longanesi, Milano, 1988, tavv. 390, 391.