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Man Ray
(Philadelphia, 1890 - Parigi, 1976)

Giorgio de Chirico, 1930 ca.

Due stampe a contatto ai sali d'argento, vintage
cm. 9x12

Timbro al verso: Man Ray / Paris.
Al verso sulla cornice: etichetta Fonte d'Abisso Arte, Milano, con n. CSP/AMC/0608.

Storia
Galerie 1900-2000, Parigi;
Fonte d'Abisso Arte, Milano;Collezione privata

Certificato Galerie 1900-2000, Parigi, 6 maggio 2002, con n. 02/05/VI/2680; certificato di Lucien Treillard, Parigi, 21 maggio 2002.

Lo scatto a destra dei due presentati è stato utilizzato da Man Ray per il celebre montaggio La scacchiera surrealista, 1934.
 
Man Ray (Emmanuel Radnitzky all’anagrafe) nacque a New York nell’agosto del 1890 da una famiglia di origini ebraiche. Da sempre mostrò una spiccatissima sensibilità rivolta al mondo dell’arte che abbracciò in una vasta molteplicità di forme: scultura, pittura, cinematografia, grafica ed infine fotografia, trampolino di lancio della sua carriera. Abbandonati gli studi quasi per gioco acquistò una macchina fotografica allo scopo di immortalare le sue opere. Presto i suoi scatti e le sue produzioni artistiche lo portarono all’attenzione di collezionisti e colleghi famosi tra i quali spicca l’artista Marcel Duchamp. Assieme a Duchamp e ad un amico collezionista, Man Ray fondò, nel 1915, la Society of Indipendent Artists, un’associazione dedita all’esposizione di opere d’arte d’avanguardia che ebbe negli anni a venire buon successo. Quasi costretto dalla sua vocazione decise di trasferirsi a Parigi: grazie alle sue e conoscenze poté iniziare a guadagnarsi da vivere scattando ritratti, tra i quali vanno annoverati quelli di molti famosi colleghi: James Joyce, Gertrude Stein, Pablo Picasso, Salvator Dalí, André Breton. Nel 1940, a causa della guerra e delle persecuzioni antisemite, fece ritorno a New York ed insegnò arte a Los Angeles, senza però interrompere del tutto la sua produzione artistica. Terminato il conflitto tornò immediatamente a Parigi, la città dove aveva lasciato il suo cuore e qui si stabilì fino all’ultimo dei suoi giorni, il 18 Novembre 1976. Man Ray è considerato il primo e più importante fotografo del Surrealismo. Iniziò con i ritratti, dapprima molto formali, piuttosto in linea con le regole classiche delle proporzioni, immagini essenziali, che mettevano in primo piano il soggetto, carichi di forte espressività. Poi, con l’accreditarsi della sua posizione di artista, i suoi scatti diventarono sempre più ricchi e complessi, le regole iniziarono a cadere, il dettaglio poteva diventare il focus dell’immagine nonché la sua fonte di significato. Un altro aspetto fondamentale, nei nudi come nella maggior parte dei suoi scatti, è l’uso delle luci. I contrasti spesso accecanti e la scala di grigi limitata non sono tanto un limite dello strumento dell’epoca quanto una scelta stilistica che sta a capo ad una ricerca perseguita dall’artista/fotografo sul potenziale della luce. Il culmine di questa ricerca sarà l’invenzione di un vero e proprio stile personale: la Rayografia, scoperta casualmente durante le sue sperimentazioni di laboratorio nel 1921: Ray fece scivolare un foglio di carta sensibile, ancora inutilizzato, all’interno della soluzione acquosa di sviluppo.
€ 14.000 / 22.000
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thu 20 - thu 27 May 2021