Important Forniture and Old Master Paintings - I

185

Alessandro Magnasco e Antonio Francesco Peruzzini (attr. a)
(Genova 1667-1749 e Ancona 1643-Milano 1724)

Paesaggio con figure al fiume

Olio su tela
cm. 130,5x176

Dopo un inizio come pittore di quadri religiosi a Milano verso il 1687, e la conoscenza delle opere di Sebastiano Ricci, A. Cifrondi e G. F. Todeschini, Magnasco, nato a Genova, soggiornò a Firenze dal 1703 al 1710 dove, alla corte di Ferdinando de' Medici e successivamente, ebbe modo di vedere i dipinti di G. M. Crespi.
Rientrato a Genova nel 1735, Magnasco rimase sostanzialmente un pittore eccentrico, con uno stile personalissimo che presenta echi da culture figurative diverse, incluse le suggestioni di Callot e dei Bamboccianti. Il pittore, staccandosi dall'ideale "classico" del paesaggio seicentesco, canonizzato da Claude Gellée (Lorrain) e da Poussin, elaborò una visione "pittoresca", accentuando i movimenti delle quinte arboree e popolando i suoi dipinti di figure a silhouettes di frati, boscaioli e saltimbanchi.
Nelle pitture con scene di figure e gruppi accentuò i caratteri grotteschi, e in queste sue originali invenzioni precorse non di poco, come Salvator Rosa, la visione del paesaggio del Romanticismo.
Gli studi successivi alla monografia di Benno Geiger (1949) di Laura Muti e Daniele De Sarno (1994), hanno analizzato il rapporto di collaborazione tra Magnasco e Antonio Francesco Peruzzini nella pittura di paesaggio.
Bibliografia di riferimento
Benno Geiger, Magnasco, Istituto Italiano d'Arti Grafiche, Bergamo, 1949, cfr. con Paesaggio arcadico, Düsseldorf, collezione Multgaupt, per le simili figure degli uomini con i panni (fig. 3);
Laura Muti, Daniele De Sarno Prignano, Magnasco, Edit, Faenza, 1994, pp. 23-46.
€ 20.000 / 30.000
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Important Forniture and Old Master Paintings - I

fri 15 April 2016