Arredi e Dipinti Antichi - I

355

Croce astile in argento fuso, sbalzato, cesellato e rame dorato

Cm. 65 h., Veneto (?), XVI secolo.
Il Cristo morto sembra derivare da un modello di Guglielmo della Porta (Porlezza (Co) 1515 ca. - Roma 1577), scultore fortemente influenzato da Michelangelo e dal Sansovino, attivo soprattutto a Genova (statue dei Profeti della Cattedrale) e nel Vaticano, a Roma, come ritrattista.
Il modello del Della Porta conobbe una notevole fortuna e fu variamente replicato in bronzo, fino a essere impiegato come tipologia nell'oreficeria, così come avvenne per il Cristo morto di Santa Maria degli Angiolini del Giambologna (Douai 1529 - Firenze 1608), che insieme a quello del Della Porta costituisce uno dei modelli più adottati nelle croci dalla fine del Cinquecento alla metà del Seicento.
Sul fronte, ai quattro termini dei bracci della croce, sono rappresentati in rilievo i Quattro Evangelisti, in cornice mistilinea.
Sul retro al centro, in argento, la figura della Vergine Assunta su un plinto con tre teste di cherubini, attendibilmente di fattura posteriore rispetto al Cristo.
Ai termini dei bracci della croce, dall'alto in basso, i rilievi del Padre Eterno, la Madonna, San Giovanni Evangelista, la Maddalena (in basso), in cornici mistilinee.
Lo stile dei rilievi rimanda attendibilmente a esempi dell'oreficeria veneta del sedicesimo secolo.
La croce poggia su un plinto dorato e tornito con rilievi a volute, foglie e baccellature.
Sul corpo della croce, sui due versi, sbalzo stiacciato con decoro a foglie e ornati.
Bibliografia di riferimento
Giambologna sculptor to the Medici, a cura di Charles Avery, Edimburgo, Royal Scottish Museum, Edimburgo, poi Londra, Victoria and Albert Museum, poi Vienna, Kunsthistorisches Museum, 1978-79.
€ 25.000 / 35.000
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Arredi e Dipinti Antichi - I

fri 12 April 2013
Prato