Arredi e Dipinti Antichi - I

383

Francesco Gianlisi (attr. a)
(XVIII secolo)

«Natura morta di fiori e selvaggina con trompe-l'oeil di paesaggio» e «Natura morta di frutta con trompe l'oeil di paesaggio con piante»

Olio su tela
cm. 65,5x82 ognuno

L'uso del trompe l'oeil nelle nature morte è abbastanza raro nella pittura italiana. Le due nature morte con trompe l'oeil di paesaggio appaiono molto vicine nell'impianto compositivo e nello stile pittorico a una tela, Trompe l'oeil con violino, libro, calamaio, scrigno, chiave, carte da gioco e stampa decorativa, recante il monogramma e la data F.G. 1761, riprodotta nel primo volume de La natura morta in Italia, a cura di F. Porzio, direzione scientifica di F. Zeri, Milano, 1989, p. 285, n. 334.
Su Federico Gianlisi si hanno poche notizie. Il pittore sarebbe da identificare come appartenente alla stessa famiglia lombarda del più noto Antonio Gianlisi il Giovane (1677-1727) attivo a Piacenza, Parma e Bergamo, del quale il nostro riprenderebbe i modelli. È da segnalare tuttavia che questi due trompe l'oeil sono molto vicini anche a quelli di Antonio Mara detto Scarpetta (Bergamo 1680 ca. - 1750 ca.), in quanto il tavolo di appoggio con doppia voluta barocca di una di quelle due è molto simile ai tavoli dipinti nelle tele di Mara.
L'attribuzione al Gianlisi è sostenibile solo per la vicinanza alla tela già ricordata nella pittura del pesaggio con ponte sullo sfondo. Per le due opere di Mara si veda in La natura morta in Italia, op. cit., pp. 282, 283, nn. 330, 331.
€ 8.000 / 10.000
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Arredi e Dipinti Antichi - I

fri 26 October 2012
Prato