Asta di Arredi e Dipinti Antichi - I

361

Bottega di Trophime Bigot
(Arles 1579 - attivo a Roma dal 1620 al 1634 )

La cattura di Cristo

Olio su tela
cm. 106x144,5

Figlio di un pittore di Arles con lo stesso nome, Trophime Bigot è un artista ben riconoscibile per un gruppo di circa sessanta quadri, secondo l'elenco di Benedict Nicolson, a lui attribuibili per lo spiccato luminismo alla luce notturna che lo distingue.
Dopo una prima formazione francese ad Arles, Bigot sarebbe giunto a Roma verso il 1620, come dimostrano i rapporti con l'Accademia di San Luca, influenzato nell'ordine, sempre secondo Nicolson, da Manfredi, Saraceni, Honthorst, Stomer (1630-32), e alla fine da de La Tour (1640 ca.). Chiamato anche The Candlelight Master, viene anagraficamente definito come Maestro Jacomo.
Della Cattura di cristo è nota come autografa la tela della Galleria Spada, Roma, delle stesse dimensioni della nostra. Altri soggetti, come San Sebastiano curato da Sant'Irene e Il rinnegamento di San Pietro, così come la Scena di taverna, furono più volte replicati dal maestro e dalla sua bottega. Un'altra replica è segnalata a Macerata, Palazzo Montefoschi.
Bibligrafia di riferimento:
Benedict Nicolson, Caravaggism in Europe, second edition, revised and enlarged by Luisa Vertova, Torino, 1989, vol. I, p. 61, n. 845, vol. II, tav. 845.
€ 8.000 / 9.000
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Asta di Arredi e Dipinti Antichi - I

fri 28 October - mon 28 November 2011
Prato