Importanti Dipinti e Arredi Antichi

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Anonimo pittore padovano inizio del XVI secolo

Madonna con il Bambino e due Angeli musicanti, 1503

Tempera su tavola a fondo oro
cm. 116x44

Reca sulla pedana del trono la scritta: "REGINA CELI" e più in basso la scritta "TUNC ABATISA DNA CATARINA DE MARIOTIS FATA FUIT MCCCCCIII DIE QUARTO NOVEB".

Restauri.

Bibliografia:
Enrico Maria Dal Pozzolo, La Chiesa di San Prosdocimo (e della Beata Eustochio a Padova), in Arte Veneta, n. 56, 2000/I, Electa, Milano, 2002, p. 75 (riprodotto scpeculare);
Enrico Maria Dal Pozzolo, Un asterisco per la "Madonna Mariotti" del Maestro di San Nicolò (e per alcuni veneti del Cinquecento nella collezione Bloudoff a Pietroburgo), in Arte veneta, n. 57, 2000/II, Electa, Milano, 2003, p. 60.

Facente parte in origine dell'arredo ecclesiastico della Chiesa di San Prosdocimo in Padova, questa Madonna con il Bambino e due Angeli musicanti, datata 1503, costituiva il pannello centrale di un trittico in cui erano rappresentati, nei due laterali, i Santi Prosdocimo e Daniele.
In seguito al decreto di soppressione napoleonico dei beni ecclesiastici il trittico fu confiscato e destinato ai beni demaniali di Venezia, nel 1809, come confermato dalle liste inventariali predisposte da Pietro Edwards dopo la soppressione e rese note nel 1980 dalla Mariani Canova. Nel 1811 venne inviato a Brera con altre trenta opere ma durante il trasporto venne trafugato, per riapparire poi nel 1979 in un'asta londinese di Christie's, dopo essere stato di proprietà, alla fine dell'Ottocento, dei conti Bloudoff a Pietroburgo e conservato nell'appartamento del Palazzo d'Inverno in cui era esposto. La collezione di cui faceva parte fu poi smembrata in seguito alla Rivoluzione russa del 1917 e questa Madonna con il Bambino riapparve nel 1919 presso Petit a Parigi.
Lo studio del dipinto intrapreso da Federico Zeri al tempo dell'asta londinese portò all'individuazione di un anonimo veneto di cui ricostruì un ristretto corpus di opere: alcune di queste già attribuite a Vittore Carpaccio, una Santa Giustina e una Maddalena, un Santo evangelista, cinque Santi nel deposito del Museo Correr di Venezia, già ritenuti di Cristoforo Scacco, infine una Dormitio Virginis dei Musei Civici di Padova, e dubitativamente un Riposo nella fuga in Egitto a Berlino. Questo gruppo di opere attribuite da Zeri alla mano di un anonimo pittore padovano, poi riconfermato da Mauro Lucco, presenta caratteri nettamente veneti, e le precedenti attribuzioni a Vittore Carpaccio e Cristoforo Scacco (per i cinque pannelli) da Fiocco e Mariacher ne confermano l'area.
La committenza è indicata nella scritta epigrafica sul fronte della pedana del trono, come Caterina de Mariotti, attendibilmente badessa del convento e cugina del pittore Battista Tessari alla mano del quale l'opera è stata con riserva avvicinata da Enrico Maria dal Pozzolo.
€ 35.000 / 45.000
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ven 21 Aprile 2023
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