Importanti Dipinti e Arredi Antichi

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Theatrum Orbis Terrarum sive Atlas Novus

Amsterdam, 1640
Autori Willem e Joan Blaeu
Editore Joan e Cornelius Blaeu

Legatura: tre volumi formato in folio, cm. 51,5x33,5 circa (fogli), cm. 52,5x35x8 circa (coperta), ognuno
La legatura di ogni volume è realizzata con coperta in carta pergamena decorata con punzonature in oro: doppia cornice a filetto e ornati con fiori agli angoli; al centro stemma gentilizio a due bande in ricca cornice ovale con ornati e fiori. Dorso a nove nervature; decoro con "rosetta" centrale e quattro fiori. Tagli dorati. 
Tutte le mappe sono elegantemente colorate a mano: coloratura antica coeva.
Volume 1: legatura integra, perfettamente conservata; guasto all'angolo inferiore esterno della coperta posteriore. Sul frontespizio sono presenti due marchi circolari già di appartenenza con le sigle F.B. e M.N.
Volume 2: legatura danneggiata; perdita della pergamena agli angoli della coperta anteriore, perdita del dorso. Un foglio sciolto erratico.
Volume 3: legatura ben conservata; perdita del dorso e dell'angolo inferiore sinistro della coperta anteriore. Sul frontespizio sono presenti due marchi circolari già di appartenenza con le sigle F.B. e M.N. Cinque fogli sciolti erratici.
 
Willem Janszoon Blaeu, latinizzato Guilielmus Jansonius Blavius (Alkmaar 1571 - Amsterdam 1638), figlio di un commerciante, fu un cartografo, navigatore ed editore olandese che realizzò alcune delle opere di cartografia e globi più importanti del suo secolo. Fino al 1621 firmò con il nome di Guljelmus Caesius e tra il 1594 e il 1596 lavorò con Tycho Brahe (1546-1601) che gli insegnò i principi fondamentali dell'astronomia del tempo.
Blaeu, che il 3 gennaio 1633 fu nominato cartografo ufficiale della Compagnia Olandese delle Indie Orientali, compilava i suoi atlanti ricorrendo al contributo di scienziati e geografi e in generale ai giornali di viaggio del tempo a volte imprecisi ma sempre documentati. Come editore di mappe in formato di atlante, pubblicò l'Atlas Novus nel 1635 e in diverse edizioni successive tra le quali il nostro esemplare del 1640, Theatrum Orbis Terrarum sive Atlas Novus, tre volumi in folio, che rimane una delle opere più importanti nella storia della cartografia.
Joan Blaeu (Alkmaar 1596 - Amsterdam 1673), figlio di Willelm Jansz, collaborò con il padre all'attività di cartografo editore, continuandone l'opera fino al 1672, quando un incendio distrusse il suo laboratorio. Anch'egli, come il padre, divenne cartografo ufficiale della Compagnia Olandese delle Indie Orientali dal 1638 fino alla morte. Con il padre pubblicò nel 1635 l'Atlas Novus, il cui titolo completo fu appunto Theatrum Orbis Terrarum sive Atlas Novus, che era costituito da soli due volumi mentre la nostra edizione, attendibilmente la seconda, è composta da tre volumi. Va precisato che questi atlanti venivano riuniti in volume solo dopo che le varie mappe erano state edite separatamente e poi rilegate insieme.
Per tale ragione i rari esemplari conservati e giunti a noi possono presentare un diverso numero di carte. Da una collazione sommaria con gli esemplari recensiti, il nostro sembrerebbe uno dei più completi. La successiva edizione composta di sei volumi venne edita nel 1655. Il terzo volume della nostra edizione, quello riguardante l'Italia, fu pubblicato per la prima volta nel 1640 con i testi in francese e in latino, come nel nostro esemplare, e le mappe della penisola furono edite dalle lastre di Jodocus Hondius derivate dai modelli di Giovanni Antonio Magini (1620).
L'Atlas Novus dei Blaeu, le cui carte separate furono stampate dal 1630 e quindi riunite in volume nel 1635, venne dopo il Theatrum Orbis Terrarum di Abramo Ortelio, edito per la prima volta nel 1570 e poi ristampato fino alla morte di Ortelio nel 1598, ed in edizioni postume fino al 1612.
Mentre l'atlante di Ortelio fu considerato il punto di arrivo della cartografia del XVI secolo, quello di Blaeu è stato il compendio della precedente cartografia e con Ortelio viene considerato il primo vero atlante moderno.
Bibliografia di riferimento:
Pierre Joseph Henry Baudet, Leven en Werken van Willem Jansz. Blaeu, Van der Post Jr, Utrecht, 1871;
Edward Luther Stevenson, Willem Janszoon Blaeu 1571 - 1638, The Hispanic Society of America, New York, 1914;
Frederik Caspar Wieder, Monumenta cartographica, vol. III, M. Nijhoff, L'Aia, 1929;
Jerry Brotton, La storia del mondo in dodici mappe, Feltrinelli, Milano, 2018.
 
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ven 21 Aprile 2023
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