I dioscuri - de chirico savinio

Come è noto i Dioscuri sono due personaggi della mitologia greca e romana, Castore e Polluce, figli gemelli di Zeus e di Leda. Erano considerati protettori dei marinai e, talvolta, dell’arte poetica, della danza e della musica. Secondo il mito agivano sempre in coppia, unendo le loro forze e la loro abilità. Probabilmente per questi motivi il termine “Dioscuri” è stato spesso associato alla collaborazione artistica tra i due fratelli Giorgio de Chirico e Andrea de Chirico, meglio noto con lo pseudonimo di Alberto Savinio,  protagonisti di questa interessante mostra che Farsettiarte presenterà a Cortina d’Ampezzo dal 24 febbraio all’11 marzo. I due fratelli nacquero in Grecia, da genitori siciliani. Alla morte del padre, nel 1905, si trasferirono dapprima a Venezia e Milano, poi si stabilirono a Monaco di Baviera. Tra il 1911 ed il 1915 vissero a Parigi e frequentarono i maggiori artisti e intellettuali dell’epoca, tra cui Guillaume Apollinaire, Max Jacob, Francis Picabia, Jan Cocteau e Pablo Picasso. In questo ambiente, così ricco e fertile, i due fratelli ebbero lunghe e accese discussioni, che stimolarono un intenso scambio di riflessioni che spaziavano dalla mitologia greca alla filosofia di Nietzsche, dalle poesie di Leopardi e Pascoli alla filosofia di Schopenhauer. In quegli anni, ricorda Savinio, “in due avevamo un solo pensiero”; e proprio dal loro dialogo e dal loro confronto nacque la metafisica, che alcuni anni più tardi Savinio definì “un nostro gergo familiare”. De Chirico era già un pittore affermato, mentre il fratello si dedicava alla musica e alla letteratura. Allo scoppio della prima guerra mondiale si arruolarono volontari e tornarono in Italia, dove svilupparono e approfondirono i temi della metafisica, a stretto contatto con Carlo Carrà e il giovane Filippo de Pisis. Nel 1927 Alberto Savinio raggiunse il fratello a Parigi e iniziò a dipingere. Gli anni seguenti furono per entrambi particolarmente ricchi e intensi e segnarono profondamente la loro personalità e la loro produzione artistica. Molte delle opere qui esposte furono eseguite in quel decennio e danno la possibilità di studiare e analizzare il loro stile ed i temi principali delle loro composizioni. I visitatori potranno ammirare e apprezzare la straordinaria abilità nel disegno, il forte senso del colore e delle luci, la capacità di rievocare gli antichi miti, il gusto del fantastico e dell’ignoto, la ricchezza di simboli e citazioni letterarie, l’acuta introspezione psicologica nei ritratti e altro ancora. Jean Cocteau scrisse: Un amatore naïf si potrà domandare quale dei due fratelli si ispira all’altro e perché si influenzano. Ma il fatto è che si autenticano (…) sono uno la spiegazione dell’altro”.

Galleria Farsettiarte - Cortina d’Ampezzo (BL), Largo delle Poste (piano rialzato)
 
Tel. 0436 860669
24 febbraio – 11 marzo 2018 - Orario: 10.00 – 13.00 e 16.00 – 19.30 Inaugurazione : sabato 24 febbraio, dalle ore 18.00 Internet: www.farsettiarte.it – Mail: info@farsettiarte.it; cortina@farsettiarte.it