Importanti Arredi, Sculture e Dipinti Antichi

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Lorenzo di Mariano detto il Marrina
(Siena, 1476 - 1534)

San Pietro

Scultura in terracotta
cm. 121 h.

Perdita della mano sinistra e lievi rotture.

Bibliografia:
Gabriele Fattorini, Lorenzo di Mariano detto il Marrina: sculture in terracotta da Montefollonico, in Torrita. Storia, arte, paesaggio, n. 5, novembre 2014, Circolo Culturale Fra Jacopo da Torrita, pp. 47-57, p. 49, fig. 2.

Importante esempio della scultura senese a cavallo del Quattro-Cinquecento questo San Pietro costituiva, in coppia con un San Paolo ora in collezione privata, uno dei problemi attribuzionistici più interessanti della critica relativa.
Le due terrecotte sono state collocate stilisticamente accanto al San Pietro e al San Paolo, terrecotte policrome, già nella Pieve di Montefollonico e ora nel Museo Diocesano di Pienza, che "scoperte" da Adolfo Venturi erano state da questi attribuite alla mano di Domenico Beccafumi (A. Venturi, Storia dell'arte italiana, X. La scultura italiana del Cinquecento, III, Hoepli, Milano, 1937, p. 965, figg. 844-845). Il nostro San Pietro, alto cm. 121 mentre quello di Pienza è alto cm. 114, si differenzia dal secondo prima di tutto per una maggiore volumetria del corpo, e quindi una più rilevante modellazione del panneggio che in quello di Pienza è meno aggettante. In più questo San Pietro presenta un mantello che in modo più spavaldo si annoda sulla spalla sinistra del Santo, alla maniera dei busti imperiali romani. Anche le due teste messe a raffronto si differenziano essendo quella del nostro descritta con una espressione più orgogliosa — il Santo ha ricevuto da Cristo le chiavi del regno — che non quella di Pienza.
Le due sculture dunque, la nostra e quella di Pienza, non sono assolutamente da intendersi come repliche di uno stesso modello essendo al di là del comune soggetto svolte secondo una risoluzione plastica l'una diversa dall'altra. I Santi Pietro e Paolo di Montefollonico, già attribuiti da Venturi a Beccafumi, vennero successivamente assegnati da Alessandro Bagnoli allo scultore Giovanni Andrea Galletti (Siena, 1499 - 1539), nel catalogo della mostra senese Domenico Beccafumi e il suo tempo, Milano, 1990, pp. 572-575, n. 195.
A tale autore, cioè Galletti, fu anche assegnato il San Paolo, germano del nostro, passato in asta da Sotheby's, New York, 27 gennaio 2011, lotto n. 432.
In studi successivi lo stesso Bagnoli (1991), Laura Martini (Restauri a Montefollonico, 1991), e infine Gabriele Fattorini (Lorenzo di Mariano detto il Marrina: sculture in terracotta da Montefollonico, 2014), ricomponendo l'intero corpus della scultura del Marrina gli hanno restituito le due statue di Montefollonico e la presente versione del San Pietro. Rimane aperto il problema della cronologia su quale delle due coppie di Santi Pietro e Paolo preceda l'altra, oppure se come ha scritto Fattorini "entrambe non dipendano dalla conoscenza di illustri modelli che non sono giunti fino a noi" (Fattorini, cit., p. 57).
Tra le opere di Marrina, che viene considerato uno dei maggiori protagonisti della scultura del Rinascimento a Siena, si ricorda anche l'elegantissima cornice marmorea "all'antica" dell'Altare Marsili, con la pala della Natività dipinta dal Beccafumi nella Chiesa di San Martino a Siena.
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ven 27 Ottobre 2023
TORNATA UNICA 27/10/2023 Ore 15:30