Importanti Dipinti e Arredi Antichi

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Trono dogale di terraferma in legno intagliato e dorato

Venezia o Padova, fine XVI - inizio XVII secolo, cm. 180 h. 

Bibliografia: 
Mostra dell'arredamento del Cinquecento veneto, Anno Palladiano, Vicenza, Palazzo Barbaran Da Porto, 30 maggio - 2 settembre 1973, Officina Grafica STA, Vicenza, 1973, pp. 17, 46, tav. n.n.

Questa Grande poltrona da parata o Trono dogale di terraferma, conservata nella sua integrità, è insieme un'opera importante dell'arte della scultura in legno ("intaglio") e un documento raro. La funzione del Trono era quella di essere usato dal Doge che si recava in visita presso le grandi famiglie veneziane. Normalmente il Trono veniva posto al centro del salone di ricevimento del palazzo di famiglia nobile in cui il Doge veniva ricevuto intrattenendosi al cospetto dei cittadini.
La poltrona interamente scolpita e traforata in legno dorato è composta da un dorsale con cimasa centrale, al vertice due puttini che reggono il corno ducale e sotto un timpano con foglie e volute traforate al cui centro si trovano altri due puttini saltanti che reggono un cartiglio con uno stemma dallo "specchio" vuoto sul quale venivano dipinte via via le insegne araldiche del Doge eletto. La stessa composizione è ripetuta sul dorsale al retro e sul "grembiale" sia anteriore che posteriore in basso. Sotto le due cimase, a vaso con festoni e foglie, poste ai lati del dorsale, sostenute da quattro cariatidi nude, si innesta il bracciolo a voluta con due putti nudi e sotto questi due putti musicanti. A sorreggere l'inizio del bracciolo sulla seduta altri tre puttini nudi danzanti e al termine del bracciolo la voluta si appoggia su un Atlante nudo inginocchiato.
Le quattro gambe, che finiscono con piedi a pannocchia di foglie d'acanto, si raccordano alla seduta con altri tre putti nudi come Telamoni. I fianchi della parte inferiore sono  traforati a motivi fitomorfi. Il rivestimento dello schienale e del sedile, in velluto "soprarizzo verde" dell'epoca, è decorato a losanghe con all'interno alternato il motivo dell'Agnus Dei e del cervo.
La qualità dell'intaglio ligneo rimanda a motivi già usati nelle candelabre e nelle lesene marmoree della scultura architettonica veneziana rinascimentale precedente. Si vedano per confronto i putti e i sileni affrontati delle colonne della Chiesa di Santa Maria dei Miracoli a Venezia (Courtauld Institute Illustration Archives, Archive 2, 15th et 16th Century Sculpture in Italy - Part 11 - Venice, Harvey Miller Publishers, Editor Constance Hill, Londra, 1983, ill. 2, 11, 127-128).
Questo Trono dogale, già appartenuto a una nobile famiglia veneta, è senza dubbio un'opera di scultura decorativa di notevole rarità e importanza, ed è stato esposto alla Mostra dell'arredamento del Cinquecento veneto, Vicenza, 1973, illustrato nel catalogo a pagina 17.
€ 80.000 / 100.000
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ven 21 Aprile 2023
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