Importanti Dipinti e Arredi Antichi

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Gaspare Diziani
(Belluno, 1689 - Venezia, 1767)

«Allegoria del Meriggio» e «Allegoria della Primavera (Mattino)»

Olio su tela
cm. 74,5x64,5 ognuno

Due expertise di Egidio Martini, Venezia, aprile 1982.

Lievi restauri.

Bibliografia
Egidio Martini, La pittura del Settecento veneto, Istituto per l'Enciclopedia del Friuli Venezia Giulia, Udine, 1982, p. 524, figg. 655, 656.

Arrivato a Venezia da Belluno intorno al 1710, Gaspare Diziani fu allievo prima di Gregorio Lazzarini e poi di Sebastiano Ricci il cui insegnamento fu decisivo per il formarsi di una pittura ricca di materia, di accentuazione cromatica e dalla pennellata forte e nervosa. Autore di pale d'altare quali l'Elemosina del venerabile Paoli (Chiesa del Carmine, Venezia) e l'Estasi di San Francesco (Chiesa di San Rocco, Belluno) e di dipinti di devozione domestica, in genere la Sacra Famiglia, Diziani divenne uno dei protagonisti del secondo Barocco veneto. Fu anche un versatile decoratore scenografico come nei soffitti della Scuola di San Giovanni Evangelista a Venezia. Secondo Egidio Martini Diziani fu anche "il maggior disegnatore di tutto il '700 veneto, superiore in questo anche a Sebastiano Ricci" (Martini, 1982, p. 524, nota 251).
Le due Allegorie del Meriggio e della Primavera (Mattino), opere inedite, intese come pendant, sono state aggiunte al catalogo del Diziani da Egidio Martini e pubblicate nel 1982. Martini avvicinava le due tele a una Madonna della Misericordia del Museo di Cracovia e per la "sottile qualità pittorica" alla Liberazione di San Pietro, e infine queste due Allegorie ricordano "anche i modi stilistici del soffitto della Scuola di S. Silvestro" (Martini, 1982, p. 524, nota 251).
Non si può non rilevare come le due Allegorie denotino la perfetta aderenza di Diziani alla complessa iconografia della pittura barocca che nei trattati, come in quello di Cesare Ripa (1555 ca. - 1622), aveva codificato le figure allegoriche e i simboli dall'antichità al Barocco. Secondo Martini i due dipinti apparterrebbero alla "piena maturità del pittore, da collocare tra il 1750 ed il 1760, vicino al Ratto d'Europa, già Franzin" (Martini, La pittura veneziana del Settecento, 1964, tav. 185) e all'Allegoria dell'Amore del Metropolitan Museum di New York.
€ 50.000 / 60.000
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ven 21 Aprile 2023
TORNATA UNICA 21/04/2023 Ore 15:30