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Mario Cresci.
(Chiavari (Ge), 1942)

A tutto tondo #11, 2007

Stampa Fine Art ai pigmenti su carta cotone Hahnemulhe, ed. 1/5
cm. 142,5x102

A tutto tondo è un progetto del 2007 dedicato al mondo del polo; Il gioco del polo che si pratica in un contesto così esclusivo, e la cui attrezzatura è così connotata e riconoscibile, non si presta facilmente ad essere preso in considerazione quale oggetto di un progetto artistico. Inoltre esso è praticato mediante l'uso del cavallo la cui iconografia rimanda a molteplici suggestioni di cui è così ricca la storia dell’arte e di conseguenza risulta molto difficile esprimere emozioni che lo riguardino scevre da questi e altri condizionamenti. Tutto ciò doveva essere sublimato e superato sfuggendo ai canoni più congeniali alla foto di reportage, senza soffermarsi a raccontare le caratteristiche del gioco stesso e dell'ambiente in cui viene praticato: la narrazione non poteva essere quella di uno scontato racconto fotografico, ma l'attenzione doveva concentrarsi sulle cose meno visibili e sui dettagli che si arricchiscono così di significati e di simboli proprio perché vivono in quel tipo di contesto. La scelta del formato circolare delle opere è finalizzata a sottolineare il concetto di sfericità, così presente in questo universo: nel gesto del giocatore, ampio e rotondo, o nel dettaglio dell'occhio del cavallo, così inquietante e significativo nel richiamare tutte le sensazioni dell'animale, sia nell'attesa della gara che nel momento dell'azione. Sferico come la palla, oggetto al centro di questa straordinaria attività ricreativa e agonistica, che induce a chiamare “gioco” e non sport, questa attività.
 
Mario Cresci vive e lavora a Bergamo. Fin dagli anni Settanta è autore di opere eclettiche caratterizzate da una libertà di ricerca che attraversa il disegno, la fotografia, il video, l’installazione, il site-specific. È tra i primi autori in Italia ad applicare la cultura del progetto, coniugandola a una sperimentazione con i linguaggi visivi. Nel 2004 realizza la sua prima antologica, Le case della fotografia. 1966-2004, alla GAM di Torino, mentre nel 2017 riassume i suoi cinquant’anni di attività artistica nella mostra La fotografia del No. 1964-2016 alla GAMeC di Bergamo. Dal 2010 al 2012 realizza il progetto Forse Fotografia: Attraverso l’arte; Attraverso la traccia; Attraverso l’umano con una mostra itinerante nei musei di Bologna, Roma, Matera. Partecipa alla Biennale di Venezia nel ’71, ’79 e ’93. Dal ’74 alcune sue fotografie fanno parte della collezione del MoMA di New York. Molti lavori sono raccolti in diverse collezioni d’arte e fotografia contemporanea di note collezioni museali permanenti.
€ 2.000 / 3.000
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Fotografia

gio 20 - gio 27 Maggio 2021