IMPORTANTI DIPINTI ANTICHI - I

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Bottega dei Del Tasso
(XVI secolo)

Cristo Crocifisso

Scultura in legno di tiglio, stoffa gessata e dipinta
cm. 36,5x28

Reca un saggio analitico di Francesco Traversi in data 12/X/2018.

Scultura di elevata qualità stilistica, questo Cristo Crocifisso è stato assegnato da Francesco Traversi alla bottega dei Del Tasso (Chimenti 1430 (?)-1516, Leonardo, 1472-1501, collaboratore di Benedetto da Maiano).
Dell'analitico saggio di Francesco Traversi si riporta la conclusione:
"Dai dati raccolti e presentati in questo studio emerge dunque come il nostro Cristo ligneo rappresenti un determinato momento figurativo di una fortunatissima "famiglia di crocifissi" cinquecenteschi, il cui prototipo è stato riconosciuto nella piccola scultura attribuita a Michelangelo, ora conservata al Bargello e datata al 1495 circa. Questa "famiglia", solitamente collocata entro il primo ventennio del Cinquecento, ritengo sia da distribuirsi in un arco di tempo più ampio, come già proposi in occasione di una mostra a Palazzo Pitti, nel cui catalogo si presentava un inedito esemplare in qualche modo collegato agli esiti formali di questa produzione (al tempo oscurato da uno spesso strato di pittura a finto bronzo e difficilmente leggibile: adesso l'opera sembra collocabile in un periodo molto avanzato del XVI secolo). Ad ogni modo tale modello "michelangiolesco" incontrò un notevole successo, per il cui motivo è lecito pensare che esso sia sopravvissuto a più passaggi di testimone in una medesima bottega. ©Mi è stato possibile ritrovare fino ad ora, in vari edifici di culto toscani, quali chiese e conventi, diversi crocifissi afferenti a questa tipologia, che tuttavia saranno resi noti in una prossima pubblicazione. Il riferimento ai Del Tasso di questa fortunata produzione, che al momento rimane quantomeno plausibile - sebbene in attesa di precisi riscontri documentari e stilistici (si conosce ancora poco circa la realizzazione di statue lignee di questa bottega fiorentina) - ha spinto a concentrare la fattura di tali modelli, come appunto dicevamo, entro il primo ventennio: bisogna oltremodo considerare che i componenti dei Del Tasso – al momento conosciuti - dediti alla tradizionale attività di famiglia, furono circa una quindicina ed operarono dalla metà del Quattrocento e quasi per tutto il Cinquecento, il ché potrebbe giustificare una evoluzione dell'impostazione a partire dal prototipo michelangiolesco per arrivare agli esemplari più tardi, e rinforzare la proposta attributiva di riconoscervi la mano di questa brulicante fucina fiorentina©. Dal Crocifisso conservato al Louvre, anch'esso accostato al Buonarroti, dipende invece un piccolo sottogruppo di opere, delle quali fa parte il Cristo ligneo qui esaminato. Al momento degli studi è accettabile e proponibile il riferimento di questa "famiglia di crocifissi" alla bottega dei Del Tasso - grazie alle condivisibili supposizioni teoriche e a qualche traccia stilistica e documentaria, per quanto si mostrino ancora troppo poco esaurienti - ma sarà opportuno staccarsi dalla figura di Leonardo per spostarsi in direzione di altri membri di questo operoso laboratorio di legname e adottare preventivamente l'utilizzo delle virgolette ("Bottega dei Del Tasso"). Quanto alla datazione del nostro esemplare, l'accostamento alla più nota produzione di crocifissi lignei cinquecentesca e alla cronologia conosciuta sia di intagli che di opere pittoriche raffiguranti il soggetto del Cristo crocifisso nella medesima impostazione, ci portano quantomeno al primo ventennio, entro una datazione che potremmo racchiudere nella forbice cronologica 1505-1515 circa. Originariamente il nostro piccolo intaglio è probabile che fosse collocato in una cella conventuale o all'interno di un altarolo per devozione privata".

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IMPORTANTI DIPINTI ANTICHI - I

ven 12 Aprile 2019
Prato
TORNATA UNICA 12/04/2019 Ore 15:30