Restauri. Questa Scena marinaresca, in pendant con l'altra di medesime dimensioni (lotto n. 161), fu attribuita a Bernardino Galliari da Giuliano Briganti che vi ravvisava "echi della maniera di Faustino Bocchi e un fare alla Callot". Rossana Bossaglia osservò tuttavia che la "definizione cronologica" non era facile poiché ad alcuni costumi di fantasia erano vicini abiti seicenteschi. Più recentemente è stata proposta un'attribuzione a Gherardo Poli (1680 - post 1739). Bibliografia
Rossana Bossaglia, I fratelli Galliari pittori, Casa editrice Ceschina, Padova, 1962, pp. 74-90 (opera riprodotta).