Importanti arredi e dipinti antichi provenienti da una prestigiosa dimora fiorentina e da committenze private - I

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Bartolommeo Neroni detto il Riccio (attr. a)
(Siena, documentato dal 1532 al 1571)

Madonna col Bambino e Santo

Olio su tavola
cm. 62 ΓΈ

Opera di alta qualità stilistica, questa Madonna col Bambino e Santo pare attendibilmente attribuibile a Bartolommeo Neroni detto il Riccio, figura poliedrica di pittore, miniatore, scultore e architetto civile che verso la metà del secolo, dopo la morte del Sodoma (1549) di cui aveva sposato nel 1542 la figlia Faustina, e del Beccafumi (1551), divenne forse l'artista più rappresentativo di Siena, repubblica già minacciata e prossima a perdere la sua libertà.
Il Riccio sviluppa la sua arte, come ha ben documentato Andrea De Marchi, in stretta dipendenza ai modelli del suocero ma anche aprendosi ad ascendenze da Baldassare Peruzzi e, dopo il 1540, dell'ultimo Beccafumi. Il nostro dipinto sembra una sintesi del linguaggio dei due maestri. Se l'eleganza del Bambino sembra molto vicina a quella delle Madonne del Beccafumi, come la Madonna col Bambino e San Giovannino, 1541 ca., Roma, Galleria Nazionale d'Arte Antica (già Barberini), la severità del volto della Madonna sembra più prossima a quelle del Sodoma, come quella raffigurata sul retro dello Stendardo della compagnia di San Sebastiano, Firenze, Galleria Palatina. L'attribuzione al Riccio di questa tavola diviene calzante se la si confronta con la Sacra Famiglia con San Giovannino, Pinacoteca Nazionale di Siena, già attribuita da Cesare Brandi, 1933, a Michelangelo Anselmi ma poi da tutti assegnata al Riccio (Piero Torriti, 1981). A ulteriore conferma della attribuzione al Riccio si confronti la testa del nostro Santo con quella del Cristo dell'affresco Cristo e la Samaritana, Siena, ex Monastero di Campansi, quasi un calco della nostra, e ancora la testa del Santo coronato entro una nicchia, Siena, Museo dell'Opera del Duomo. Infine, ancora più probante, il raffronto con la Madonna col Bambino e San Giovannino, tavola tonda come la nostra, della Collezione Chigi Saracini.
Bibliografia

Piero Torriti, La Pinacoteca Nazionale di Siena, i dipinti dal XV al XVIII secolo, Sagep, Genova, 1981, p. 120, n. 572;
Da Sodoma a Marco Pino, Pittori a Siena nella prima metà del Cinquecento, a cura di Fiorella Sricchia Santoro, Siena, Palazzo Chigi Saracini, 1988, pp. 97, 149, fig. 90, p. 161, tav. LV (cat. 39);
Domenico Beccafumi e il suo tempo, Siena, Electa, 16 giugno - 16 settembre 1990, pp. 210, 211, n. 36, pp. 366, 367, n. 36.
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mer 29 - ven 31 Ottobre 2014