Dipinti e sculture del XIX e XX Secolo - II

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Quinto Martini
(Seano (Po), 1908 - Firenze, 1990)

Pomona, 1940-50

Scultura in bronzo
cm. 60 h.

Appartenente al momento più novecentesco di Quinto Martini, questa Pomona attesta tutti i caratteri stilistici della sua scultura.
Formatosi all'insegnamento severo ma antiaccademico di Ardengo Soffici, che lo scultore, nato a Seano, frequentava nella sua casa di Poggio a Caiano fin da giovane, Martini dopo una prima formazione artigiana presso un marmoraro di Prato, rivolta soprattutto alla grande lezione della scultura romanica e gotica, e in particolare a quella di Arnolfo, dopo il servizio militare a Torino nel 1928 che lo mette in contatto con l'ambiente gobettiano di Casorati, Carlo Levi e del Gruppo dei Sei Pittori, si apre all'arte moderna europea. Nel 1934 alla XIX Biennale di Venezia, Martini, che espone la terracotta grande al vero, Ragazza Seanese, ha modo di studiare due grandi sculture di Aristide Maillol, Monumento a Cézanne, gesso, e Venere, bronzo.
Da quel momento lo scultore mediterà la lezione di Maillol, innestandola sugli echi antichi, nei suoi nudi femminili del periodo 1930-1945.
Questa Pomona, che risale agli anni intorno alla guerra, sembra ricollegarsi appunto a quel gruppo di nudi, come il conosciuto Nudo con pomi del 1940 (si veda Quinto Martini. I bronzetti, 2010, p. 71, n. 13), in cui la lezione di Maillol va a confrontarsi con gli esempi antichi. In particolare per la posizione quadrifrontale della scultura secondo la concezione antica, come nel Nudo di grande donna, del 1937, in collezione privata, Busto Arsizio (op. cit., p. 46, n. 1), questa Pomona rimanda alla statica delle sculture greche come il Kouros del Pireo.
Bibliografia di riferimento
Quinto Martini. I bronzetti, a cura di Lucia Minunno, saggio introduttivo di Marco Fagioli, Firenze, Aión edizioni, 2010.
€ 6.000 / 8.000
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Dipinti e sculture del XIX e XX Secolo - II

sab 29 Ottobre 2011
Prato