Asta di Arredi e Dipinti Antichi - I

394

Arcangelo di Cola da Camerino
(fine XIV - metà XV secolo)

Martirio di Santa Caterina d'Alessandria

Tempera su tavola a fondo oro
cm. 22x21,7

Esposizioni
Mostra dei tesori segreti delle case fiorentine, schede a cura di Mina Gregori con la collaborazione di Mina Bacci, Carlo Donzelli, Firenze, Circolo Borghese della stampa, 11 giugno - 11 luglio 1960, p. 14, scheda n. 20, tav. 17, illustrato.

Dopo una formazione avvenuta nelle Marche, Arcangelo di Cola compare a Firenze nel 1419, ove gli vengono commissionati due polittici per le chiese di San Nicolò Oltrarno, 1421, e di Santa Lucia dei Magnoli, 1422, successivamente smembrati e in gran parte perduti (frammenti dei suddetti si trovavano già nelle collezioni Gentner e Chaladon).
Per la ricostruzione della sua personalità assume un'importanza decisiva il dittico firmato con la Madonna in trono e la Crocifissione, della collezione Frick a New York, che denota un rapporto con la cultura fiorentina dominata da Masaccio tra il 1420 e il 1425, ma diffusa dalle opere di Masolino, del Maestro del 1419, del Maestro del Bambino Vispo.
Rispetto a tali pittori, tuttavia, Arcangelo presenta a volte caratteri più arcaizzanti, ancora del tardo Trecento, ereditati dalla formazione marchigiana, come denotano le due coppie di Santi già della pala con la Madonna della Prepositura di Bibbiena, ora alla Pinacoteca Nazionale di Praga, ancora memori del Gotico internazionale, che d'altra parte si faceva sentire anche negli esiti eccezionali di Gentile da Fabriano. Si segnalano tra le opere affini alla nostra le cinque predelline della Galleria Estense di Modena. Si riporta la scheda del catalogo della mostra del 1960 in cui la nostra tavola fu esposta: Riferito da Roberto Longhi all'artista marchigiano, che fu presente a Firenze sul 1420 e potè assistere ai nuovi fatti masacceschi. La presentazione arcaica della Santa rievoca addirittura motivi trecenteschi riminesi, mentre di cultura più moderna sono i passaggi di maggiore energia espressi nei manigoldi, nel lumeggiato del paesaggio.
Bibliografia di riferimento
Roberto Longhi, Fatti di Masolino e Masaccio, in Critica d'arte, 1940, n. 25-26;
Roberto Longhi, Arcangelo di Cola: un pannello con la Sepoltura di Cristo, in Paragone, 1950, n. 3;
Federico Zeri, Opere maggiori di Arcangelo di Cola, in Antichità viva, 1969, n. 6;
Giovanni Romano, Arcangelo di Cola da Camerino, in Dizionario enciclopedico dei pittori e incisori italiani, Milano, 1990, vol. I, pp. 226-227.
€ 38.000 / 48.000
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ven 28 Ottobre - lun 28 Novembre 2011
Prato