Arredi e Dipinti Antichi - I

403

Paolo Porpora (attr.a)
(Napoli, 1617 - Roma, 1673)

Natura morta con pesci e conchiglie

Olio su tela
cm. 70x130

Inventore di un tipo di natura morta in cui si avvicinano nella stessa composizione le scene marine, con pesci e crostacei, ad animali di terra, come lucertole, lumache e farfalle, Paolo Porpora fu uno dei maggiori pittori del genere nella Napoli del Seicento. Allievo di Giuseppe Recco nel 1632, quindicenne, specializzato in dipinti con selvaggina, Porpora si staccò presto dal Maestro, e si trasferì a Roma, partecipando all'Accademia di San Luca nel 1655. Personalità autonoma non solo dal Recco ma anche da Giovan Battista Ruoppolo, massimo rappresentante della scuola napoletana, Porpora coniugò insieme l'esattezza realistica dei singoli oggetti con la ricchezza e la complessità delle soluzioni compositive. Questa natura morta è stata avvicinata alle due tele del Museo di Capodimonte «Natura morta con bisce, conchiglie e fiori» e «Natura morta con crostacei», già in collezione Tazzoli ed è stata assegnata alla metà del Seicento. La tela è senz'altro ascrivibile al Porpora o a un pittore a lui molto vicino. Del nostro dipinto esiste anche una versione più piccola, cm. 40x52, assegnata con certezza al Porpora da Gianluca e Ulisse Bocchi, riprodotta in Pittori di natura morta a Roma, op. cit., p. 351, n. PP12. Per confronto si veda in: Nicola Spinosa, La pittura napoletana del 600, Milano, 1984; La natura morta in Italia, a cura di F. Zeri e C. Pirovano, Milano, 1989, tomo 2, pp. 893-899; Gianluca Bocchi-Ulisse Bocchi, Pittori di natura morta a Roma. Artisti italiani 1630-1750, Mantova, 2005, p. 351, n. PP12.
€ 14.000 / 18.000
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Arredi e Dipinti Antichi - I

ven 26 Marzo 2010
Prato