Arredi e Dipinti Antichi - I

404

Charles-Louis Clerisseau
(Parigi, 1721 - Auteuil, 1820)

Coppia di «Capricci architettonici»

Olio su tavola
cm. 50x65 ognuno

Comunicazione scritta di Giancarlo Sestieri, in data 25 ottobre 2006.

Questi due «Capricci architettonici» sono stati assegnati a Charles-Louis Clerisseau da Giancarlo Sestieri, che ha messo in evidenza la delicatezza pittorica degli effetti vicini al pastello. Si riporta parte dello scritto di Sestieri: Del presente pendant, uno è imperniato sul massiccio basamento di una colonna romana, chiaramente ispirata alla Traiana e alla Antonina, dinanzi a cui vi è una grande vasca con bordo spezzato, presso cui sono due uomini, mentre più indietro sulla destra è una piramide, preceduta dall'atrio di un tempio corinzio. Protagonista dell'altro è l'insolito e quanto mai suggestivo raggruppamento architettonico-archeologico, con un sarcofago strigilato e due mascheroni leonini con anelli, e vari frammenti di obelisco, di trabeazione figurata, di capitello rovesciato, dinanzi a cui siede un soldato con elmo piumato rosso, accompagnato da un bambino; completa la scena un tronco di colonna, sempre nel gusto di quelle romane suddette, sullo sfondo di un paesaggio collinioso. Alla paternità del Clerisseau si risale con chiara evidenza, sulla base in primo luogo del pieno riscontro della sua cifra artistica, sia sul piano inventivo che pittorico, doti peculiari della sua personalità, come sopra accennato; e in secondo luogo sulla base di calzanti confronti con varie sue opere analoghe di sicura autografia, tra le quali sono da includere le tante eseguite su carta. Difficile è puntualizzare una precisa datazione per i nostri due Capricci, che sono da inserire tra le sue più rappresentative pitture su tela, e che di certo s'imperniano sulle decisive suggestioni, da lui maturate durante i primi anni del suo soggiorno a Roma. Dove egli venne nel 1749, risiedendo all'Accademia di Francia, a contatto con i vari connazionali, dedicandosi allo studio delle antiche architetture e statue, ed avvicinandosi in particolare al Panini, del quale assimilò l'estro impaginativo. Fu poi amico intimo del Piranesi, divenendo pure suo collaboratore, e visitando più volte con lui Villa Adriana, luogo allora assai famoso, e di cui Charles-Louis ci ha lasciato vari studi grafici. La originale attrattiva delle inventive del Clerisseau s'impernia sulla sua capacità di sapere felicemente coniugare la vivissima passione contemporanea per le antichità romane e per l'archeologia in generale, impersonata soprattutto dal Piranesi, con il gusto espositivo del Panini e dei suoi seguaci francesi, non mancando di guardare proficuamente pure al Locatelli e all'Anesi per le sue ambientazioni paesaggistiche, che spesso completano positivamente i suoi Capricci, come appunto i due presi in esame.
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Arredi e Dipinti Antichi - I

ven 26 Marzo 2010
Prato