Importanti Arredi, Sculture e Dipinti Antichi

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Giovanni Paolo Panini
(Piacenza, 1691 - Roma, 1765)

Marco Curzio che si getta nella voragine, 1720 ca.

Olio su tela
cm. 43,5x114

Comunicazione scritta di Ferdinando Arisi, senza data.

Lievi restauri.

Secondo Ferdinando Arisi questo dipinto raffigurante Marco Curzio che si getta nella voragine, sarebbe "la prima versione, in ordine di tempo, di un soggetto che egli trattò ripetutamente". Ha scritto ancora Arisi nella comunicazione: "Per il gusto compositivo è vicino all'Ifigenia in Aulide del Museo di Bath (si veda il mio libro sul Panini alla figura 47), affine anche per la contaminazione di monumenti classici con edifici rinascimentali e barocchi. Nella luminosità nebbiosa del fondo, dietro le rovine d'un portico, s'intravede un cupolone che assomiglia, più che al Pantheon, all'edificio funerario a due ordini (ricostruzione ideata della Mole Adriana?) inserito in quel dipinto. Anche per questo dovremmo essere poco prima del 1720, data con la quale non contrastano il gioco cromatico-luministico e certe macchiette d'animazione, come l'uomo seminudo sdraiato in primo piano, che sono frequenti nel repertorio paniniano. Il rilievo dell'uomo col cavallo è identico in un dipinto del Museo di Mosca che A. Busiri Vici ritiene del Ghisolfi (Locatelli, Roma, 1976, ill. 25) ed io la copia da un originale perduto del Panini. Nella collezione Galli di Carate Brianza c'è una versione di questo Marco Curzio che dovrebbe essere di poco posteriore, variata sul muoversi delle macchiette ma organizzata con lo stesso ritmo".
Senza dubbio l'insieme di monumenti architettonici romani che Panini ha inserito nella veduta, la Piramide di Caio Cestio, il Colosseo, la Colonna Traiana, la Colonna Aureliana, l'Arco di Costantino, che corrispondono poi a quelli più visitati del Grand Tour, denotano un gusto archeologico tipico del Panini che, dopo aver studiato la prospettiva con i pittori quadraturisti emiliani, fu un prolifico autore di decorazioni architettoniche e vedute nei palazzi romani (Villa Patrizi, Palazzo De Carolis), e autore di serie di stampe su Roma e delle celebri Carceri, grandi incisioni di interni monumentali che hanno avuto un ruolo decisivo nell'invenzione romantica del Paesaggio pittoresco, di gran moda poi durante il secolo XVIII e fino ai giorni nostri.
Bibliografia di riferimento:
Ferdinando Arisi, Gian Paolo Panini e i fasti della Roma del '700, Ugo Bozzi Editore, Roma, 1986.
 
€ 65.000 / 85.000
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ven 27 Ottobre 2023
TORNATA UNICA 27/10/2023 Ore 15:30