107

Patrizia della Porta
(Milano, 1954)

Whitney Museum, Variazioni sul tema, 1980

Stampa ai sali d'argento, vintage, ed. 3/25
cm. 30x24

Firma in basso a sinistra sul passepartout: Patrizia della Porta, tiratura in basso a destra: 3/25; al verso scritta con dati dell'opera.

Patrizia della Porta vive e lavora tra Milano e New York. Inizia a fotografare fin da bambina e all’età di 14 anni, nel 1969, vince il Parthenon Prize Photo of the World Family dell’Unesco. Specializzatasi nella fotografia di architettura contemporanea, ha svolto la sua principale attività a New York, Washington D.C., Toronto, Tokyo, Londra, Monaco di Baviera, Milano. Nel 1984, all’esposizione Immagini e immaginari dell’architettura viene segnalata dal Centre Pompidou di Parigi come uno dei venti “Eminent Praticiens” in quest’area di ricerca. Ha esposto in varie gallerie del mondo. Le sue foto si trovano presso collezioni pubbliche e private in Italia, Europa, Stati uniti (tra cui la National Gallery di Washington), Cina e Giappone. Dal 1993 si occupa anche di video-installazioni.
Il progetto Mu-seum reinterpreta quattro musei americani d’arte contemporanea: il Guggenheim di New York, il Guggenheim di Bilbao, il Whitney Museum of American Art, New York e la National Gallery of Art, Washington. "Mu – ha spiegato l'artista – nella cultura del Buddismo Zen significa “vuoto” ed è nel vuoto e nello spazio non occupato che si possono sviluppare esperienze e incontri con l’altro". Nelle sue fotografie non sono mai presenti altri elementi urbani e umani: con il suo occhio l'autrice cattura scorci architettonici, linee, forme, fessure, arrivando così all'essenza della bellezza che stava nella mente dell’architetto al momento della progettazione dell’edificio. Un percorso spirituale, metafisico e anche personale che va ben oltre la pura documentazione architettonica.
€ 600 / 900
Stima
Valuta un'opera simile
Asta a tempo 206

Fotografia

gio 20 - gio 27 Maggio 2021