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Paolo Monti
(Novara, 1908 - Milano, 1982)

Natura morta, 1949

Stampa ai sali d'argento, vintage, ed. 1/2
cm. 29,8x24

Firma, tiratura, titolo e data al verso: Paolo Monti / 1/2 / Natura morta / 1949: timbro Collezione di fotografie Margini Roberto, con data 26 Apr. 86.

Storia
Collezione Roberto Margini, Reggio Emilia;
Collezione privata

Figlio di un fotoamatore dilettante, si stabilisce a Milano per frequentare l'Università Bocconi, laureandosi in Economia Politica nel 1930 e facendo ritorno in Piemonte, dove lavora per qualche anno. Nel 1936 viene assunto dalla Montecatini e lavora per diverse filiali dell'azienda, cambiando spesso città. Parallelamente all'attività professionale, Monti si dedica con sempre maggior devozione all'hobby della fotografia. Nel 1947 con alcuni amici fonda il circolo La Gondola, che nel giro di pochi anni si impone sulla scena internazionale come movimento d'avanguardia. Nel 1953, forte delle collaborazioni avviate con alcune note riviste di architettura e design, Monti decide di cambiare lavoro e ritornare a Milano per dedicarsi alla fotografia. Viene scelto come fotografo per la X Triennale e dà inizio a una feconda attività editoriale: oltre ai servizi pubblicati sulle riviste, le sue foto concorrono a illustrare più di duecento volumi su regioni, città, artisti e architetti. Negli anni Sessanta, come esponente significativo della realtà culturale legata alla fotografia, Monti è parte di una fitta rete di relazioni che gli portano notevoli fortune anche in ambito lavorativo. Nel 1965 intraprende una vasta campagna di rilevamento per l'illustrazione della Storia della Letteratura Italiana di Garzanti e dal 1966 si dedica al censimento delle valli appenniniche e dei centri storici delle città dell'Emilia Romagna, che lo impegnerà per oltre dieci anni. Nel 1979 è chiamato a collaborare con Einaudi alla realizzazione dell'apparato iconografico della Storia dell'Arte Italiana. Attivo anche nel campo della didattica, Monti insegna Tecnica della Fotografia alla Scuola Umanitaria di Milano dal 1964 al 1966. Quattro anni più tardi accetta la cattedra di Tecnica ed Estetica dell'Immagine presso il Dipartimento di Arte, Musica e Spettacolo della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università Bologna, che abbandonerà nel 1974. All'attività professionale strettamente intesa, Monti continua ad affiancare la ricerca sui temi e i soggetti che ha sempre amato. Accanto alle immagini di Venezia, Milano e molti altri luoghi, trovano spazio i ritratti, il paesaggio, la materia e gli esperimenti astratti, che Monti conduce fino alla cosciente violazione di ogni norma tecnica. Nel 1980 riceve dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini il Premio Nazionale Zanzotti Bianco per il "contributo decisivo ad affinare le coscienze e diffondere le responsabilità per il restauro conservativo delle nostre città storiche". Dal 1980 si dedica al censimento del Lago d'Orta e della Val d'Ossola.
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Fotografia

gio 20 - gio 27 Maggio 2021