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Luigi Erba
(Lecco, 1949)

Un luogo sull'altro (Venezia - Val Masino #2), scatto 1999 - stampa 2007

Stampa ai sali d'argento su carta baritata viraggio al selenio, ed. 3/5
cm. 29x47,5 (immagine)

Timbro a secco in basso a destra: Luigi Erba; titolo, data, firma e tiratura al verso: Un luogo sull'altro / (Venezia - Val Masino #2) / 1999-2007 / Luigi Erba / 3/5.

In Un luogo sull’altro il rullino è impressionato più volte in un luogo, quindi riavvolto e lasciato giacere per mesi o addirittura anni in frigorifero, poi ripreso e impresso nuovamente, in un altro ambiente. La sovrapposizione, in parte controllata e pre-determinata e in parte casuale, restituisce l’essenza di un’impressione effimera, creando ambiguità tra documento e percezione immaginifica.  
 
Luigi Erba ha sempre coltivato fin dagli anni Sessanta la dimensione della fotografia, scrivendo spesso di essa e di arte contemporanea. Fondamentale è stata la partecipazione ad un corso annuale tenuto da Oscar Ghedina e la frequentazione da sempre del laboratorio fotolitografico del padre a Milano. Le sue prime esperienze fotografiche risalgono agli anni Settanta con un paesaggio alpino, sempre fantastico e interiore, inventato, lontano da connotazioni topografiche, ma con tipici segni riferiti all’architettura. Questo era anche ottenuto, a volte, con l’uso di elaborazione in camera oscura (quali esasperati toni bassi, retini tipografici, separazioni tonali, solarizzazioni, rivelatori alla paraformaldeide), potendo utilizzare materiali e mezzi del laboratorio fotolitografico milanese del padre; inizia così a maturare la consapevolezza che il linguaggio è frutto dell’uso e della sperimentazione di strumenti e materiali. Parallelamente documenta l’esodo e l’abbandono delle case concentrandosi sulle loro strutture. Sono anni questi di partecipazione a concorsi fotografici, tra cui spesso viene premiato anche tra i giovani. Nei primi anni Ottanta, dopo il periodo dedicato alla ripresa di oggetti “congelati” d’inverno in discariche decontestualizzati dal loro uso quotidiano, poi rielaborati con i nuovi materiali del digitale ed oggettualizzati nel 2007 in teche in plexiglass (Ritrovamenti), si avvicina ad un paesaggio urbano periferico quotidiano della città dove abita, descritto sempre in modo fantastico e interiore. In Un luogo sull’altro Erba sperimenta con le esposizioni multiple: concepisce l’immagine come somma di scatti diversi che entrano in relazione tra loro e non come frammento unico e assoluto.
€ 1.300 / 1.800
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Fotografia

gio 20 - gio 27 Maggio 2021