Una Collezione Fiorentina di Disegni Antichi, alcuni già Collezione Luigi Grassi - I

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Pompeo Gerolamo Batoni
(Lucca, 1708 - Roma, 1787)

Il Beato Pietro e un putto

Matita e biacca su carta
mm. 149x132

Marchio Collezione GM; al verso: schizzo di personaggio inginocchiato davanti a un putto che porge un libro.
Filigrana con stemma non identificato.

Storia
Collezione privata, Firenze

Bibliografia
Pier Paolo Quieto, Il lapis come filo di Arianna, Pontecorboli Editore, Firenze, 1996, pp. 46, 47;
Pier Paolo Quieto, Pompeo Girolamo de' Batoni. L'ideale classico nella Roma del Settecento, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Roma, 2007, p. 163.

"Il disegno si riferisce ad uno studio del maestro lucchese per La Vergine e il Bambino con i Beati Pietro Castora, Forte e Lodolfo, pala d’altare che è ritenuta quale prima committenza pubblica per Pompeo Batoni, ancora oggi nella chiesa di S. Gregorio al Celio. La datazione per questo foglio si attesterebbe circa al 1731-32 poiché la pala d’altare è di qualche tempo dopo. In quel periodo il giovane pittore di Lucca, ventitreenne, ottenne la commissione in un incontro con il marchese Valletta Gabrielli di Gubbio, attratto dalle sue bellissime copie dall’antico. Della stessa pala esistono un bozzetto a Venezia presso le Gallerie dell’Accademia nonché altri studi: uno a sanguigna su carta gialla, simile a questo seppur diverso nella postura, nelle collezioni del Museo del Castello Sforzesco, uno a penna e inchiostro nero al Philadelphia Museum of Art ed uno relativo alle teste dei Beati Forte e Lodolfo, a sanguigna su carta azzurra, presso il Martin von Wagner Museum, Wurzburg".
V.B.
€ 1.800 / 2.600
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mer 9 - gio 10 Aprile 2014
Prato