XIX and XX Century Paintings and Sculptures - II

352

Giuseppe Cominetti
(Salasco (Vc), 1882 - Roma, 1930)

Le forgeron, (1906-07)

Olio su tela
cm. 195x95

Firma in basso a destra: G Cominetti.
Al verso sul telaio: cartiglio con dati dell'opera.

Storia
Collezione privata, Alessandria;
Collezione privata

Exhibitions
Giuseppe Cominetti, Torino, Galleria Accademia, 5 - 31 dicembre 1973, cat. p. n.n., illustrato;
Giuseppe Cominetti, Vercelli, Auditorium di Santa Chiara, 15 ottobre - 13 novembre 1983, cat. p. 57, illustrato;
Il Divisionismo di Giuseppe Cominetti. Visioni di luce, a cura di Gianfranco Bruno e Lia Perissinotti, Novi Ligure, Museo dei Campionissimi, 25 novembre 2006 - 15 aprile 2007, cat. pp. 44, 161, n. 19, illustrato a colori.

Bibliografia
Gianfranco Bruno, Giuseppe Cominetti, apparati critici e filologici di Lia Perissinotti, Stringa Editore, Genova, 1983, pp. 8, 78, 178, n. 36;
Bolaffi. Catalogo dell'arte italiana dell'Ottocento, n. 12, G. Mondadori & Associati, 1983, p. 70;
AA.VV., Divisionismo Italiano, Electa, Milano, 1990, p. 295;
Lia Perissinotti, Giuseppe Cominetti, in La pittura in Italia. Il Novecento, Electa, Milano, 1992, p. 834.

In Italia l’interesse per un’arte rivolta alle tematiche sociali, sulla scia di quanto stava avvenendo in paesi maggiormente industrializzati come Francia e Inghilterra, aveva vissuto un momento di grande sviluppo negli ultimi due decenni dell’Ottocento. L’imporsi di ideologie anarchiche e socialiste, soprattutto tra gli artisti delle nuove generazioni (valga per tutti il celebre caso di Plinio Nomellini) aveva infatti favorito un crescente interesse per i temi sociali, che potremmo definire “trasversale” nel panorama artistico italiano: artisti di scuole pittoriche e formazione culturale molto diverse si cimentano in quegli anni a più riprese con i problemi del lavoro e della società ad esso collegata, in un crescendo di interesse che culminerà, all’inizio del nuovo secolo, in opere paradigmatiche come Il Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo o I funerali dell'anarchico Galli di Carlo Carrà. Cominetti si inserisce nel filone accodandosi inizialmente alla lezione simbolista di Gaetano Previati, al cui psicologismo spiritualista il pittore si avvicina molto presto, già all’indomani degli esordi scapigliati a cavallo del secolo. Dopo il trasferimento a Genova, avvenuto nel 1902, Cominetti inizia infatti a coniugare il cupo tonalismo degli esordi, forse influenzato dalle impalpabili e nebulose atmosfere pittoriche di Eugène Carrière, con una pittura più filamentosa, istintivamente volta ad un divisionismo quasi monocromo e non ortodosso, vibrante di linee graffiate, brevi e spezzate di vago sapore espressionista. Nell’alveo dell’esperienza genovese le fondamentali figure di Previati − attivo in quegli anni a Lavagna − e del genovese d’adozione Nomellini, rappresentano la polarità all’interno della quale sembra prendere vita il nuovo linguaggio di Cominetti: vedono la luce in questi anni capolavori come Le tre croci, I conquistatori del sole e appunto il nostro Le forgeron. In questo grande dipinto gli echi simbolisti alla Previati ancora presenti nelle due opere citate cedono il passo a una più cruda e risentita rappresentazione della dura condizione del lavoro: l’imponente figura maschile ritratta di spalle, a torso nudo per il calore opprimente della fucina, occupa interamente la parte destra del dipinto, mentre la sinistra lascia intravedere l’essenziale e disadorno interno dell’officina. Un lucore livido e giallastro scolpisce le forme muscolose del fabbro e conferisce alla scena un’atmosfera opprimente e insalubre, in cui si avverte − oltre al debito evidente nei confronti dei dipinti sociali di Nomellini − l’influsso delle opere del pittore e scultore belga Constantin Meunier, artista ben conosciuto a Genova e scomparso nel 1905, appena prima, quindi, della realizzazione del dipinto che presentiamo in catalogo.
L.G.
€ 25.000 / 30.000
Estimate
Evaluate a similar item
Live auction 225

XIX and XX Century Paintings and Sculptures - II

sat 29 October 2022
SINGLE SESSION 29/10/2022 Hours 15:30