Mimmo Rotella

(Catanzaro, 1918 - Milano, 2006)

Décollage su tela

cm. 80x44

Dedica, firma e data in basso a sinistra: A Pierre / con grande / amicizia e / stima / Mimmo / Roma 12-1-'63; titolo, firma e data al verso sulla tela: Arrivano gli indiani / Rotella / 1963.

History
Collezione Pierre Restany, Parigi;
Galleria J, Parigi;
Collezione privata, Milano;
Collezione privata

Exhibitions
Galleria J, Parigi, 1963.

Bibliografia
Pierre Restany, Rotella: dal Décollage alla Nuova Immagine. I quaderni del «Nouveau Realisme» n. 1, Edizioni Apollinaire, Milano, 1963, n. 55 (riprodotto capovolto, con dimensioni errarte);
Alberto Fiz, Mimmo Rotella. Roma Parigi New York, Skira, Milano, 2009, p. 211;
Alice Berton, Raffaella Perna, Mimmo Rotella e la Galerie J, Postmedia Books, Milano, 2012, p. 38.

Donato da Mimmo Rotella al critico d'arte francese Pierre Restany, come documentato dalla dedica dell'artista scritta in basso a sinistra, il décollage Arrivano gli indiani (1963) riveste un ruolo significativo all'interno della ricerca estetica rotelliana. L'opera viene infatti realizzata in un momento particolarmente importante nel percorso dell'artista, quando, proprio grazie all'interessamento di Restany, la sua sperimentazione sul décollage s'impone a livello internazionale. A partire dal 1961 Rotella è il solo italiano a prender parte all'esperienza del Nouveau Réalisme: nel maggio dello stesso anno espone nella collettiva A 40º au dessus de Dada, mostra inaugurale della Galerie J, spazio espositivo dalla vocazione fortemente sperimentale, aperto a Parigi da Restany e dalla moglie Jeannine de Goldschmidt per promuovere l'attività dei Nouveaux Réaliste. Nel febbraio del 1962 la Galerie J ospiterà la prima personale parigina di Rotella, Cinecittà, dedicata alle icone cinematografiche contemporanee, che segna una tappa decisiva per il riconoscimento internazionale dell'artista; di lì a breve sarà invitato a partecipare con una sala personale alla Biennale di Venezia del 1964. Il legame tra Rotella e Restany, testimoniato anche da quest'opera di proprietà della Galerie J, rimarrà saldo negli anni e i due continueranno a lavorare insieme ad altri progetti, tra cui la personale Vatican IV (1965), sempre alla J, e le diverse mostre di Mec-Art inaugurate in Francia e in Italia.
Raffaella Perna