Dipinti e sculture del XIX e XX Secolo - II

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Gustave Doré
(Strasburgo, 1832 - Parigi, 1883)

Nudi da Rubens

Matita su carta
cm. 23,5x32,6

Bibliografia
Marco Fagioli, Francesca Marini, Descrivere o narrare: disegni francesi tra naturalismo e simbolismo, dalla collana «Quaderni del Novecento», n. 6, Aión Edizioni, Firenze, 2004, pp. 72, 73, 143, n. 25.

Il n'y a que lui et moi, riferiva all'«Eco de Paris» il 24 marzo del 1884 Gustave Courbet (1819-1877) che proseguiva: Doré c'est le seul de ces dessineux qui soit quelqu'un. Doré era nato il 6 gennaio 1832 a Strasburgo, secondo figlio di un ingegnere. Nel 1843 la famiglia Doré si era trasferita a Bourg-en-brasse e quattro anni dopo, nel 1847, a soli quindici anni, Gustave Doré ottenne il suo primo contratto come illustratore presso Aubert & Philipon. Le sue Fatiche di Ercole, un volume monografico della serie dei Jabots, stampati dalle Éditions Aubert, gli valsero un contratto in esclusiva per tre anni e gli permisero di restare a Parigi, entrando attivamente a far parte dei movimenti più all'avanguardia dell'epoca. Nello stesso periodo in cui stringeva i rapporti con il grande fotografo Nadar, e gli intellettuali Théophile Gautier e Gérard de Narval, Doré studiava pittura con Henry Schaeffer (1798-1862). Nel 1850 Gustave Doré esponeva i primi dipinti al Salon di Parigi, giungendo nel 1861 ad ottenere la croce della Legion d'Onore. Negli anni Sessanta Doré eseguiva alcune delle sue illustrazioni più celebri: Les Contes drôlatiques (1861), l'Enfer (1861) dalla Divina Commedia, Les contes de Perrault (1862), Baron Munchausen (1862), La Légende de croquemitaine (1863), Atala (1863), Don Quichotte (1863), La Sainte Bible (1866). Nel 1867 presentava al Salon parigino due tele enormi: Guerre et Paix e Le Néophyte. Dal 1868 cominciava a esporre a Londra che, dall'anno successivo, diveniva il centro della sua attività artistica con l'apertura della Doré Gallery al numero 35 di New Bond Street. A partire dal 1873 Doré avrebbe scoperto la scultura, per esporre nel 1877 al Salon il suo primo gruppo scultoreo L'Amour et le destin, a cui seguiranno oltre 40 opere terminate entro l'anno in cui un attacco cardiaco ne interruppe l'attività artistica. Era il 1883 quando il primo e il più grande illustratore di tutti i tempi lasciava una monumentale mole di opere d'arte, tra cui non solo magnifici disegni, illustrazioni e dipinti, ma anche molte sculture, opere prodotte nel corso della sua brillante carriera, durante la quale aveva conosciuto personalità come l'imperatore di Francia, la regina inglese e aveva frequentato i più grandi intellettuali del secolo.
Il bellissimo disegno reca lo studio di un gruppo di nudi femminili, tre a sinistra e uno a destra, sdraiati in prossimità di un albero appena abbozzato con tratti lunghi e ripetuti in modo da definire il tronco, intorno alle radici, quasi si riparassero sotto i suoi rami. Ognuno dei nudi figura in una posa estrema e diversa dall'altro, a creare una varietà di movimento che, accompagnandosi alla particolare finitezza formale delle anatomie, rende questo disegno assimilabile ad un quadro compiuto e induce a ipotizzare che si tratti di uno studio effettuato sui disegni di Pieter Paul Rubens (1577-1640), come confermerebbe il fatto che all'inizio della sua carriera di illustratore Doré svolse accurati esercizi su pittori più antichi, recandosi a copiarne le opere al Museo del Louvre a Parigi.
€ 2.400 / 3.000
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Dipinti e sculture del XIX e XX Secolo - II

sat 29 October 2011
Prato