Importanti Arredi e Dipinti Antichi - I

176

Scuola fiorentina del XVI secolo

Madonna col Bambino e San Giovannino

Olio su tavola
cm. 196x126

La grande tavola raffigura la Madonna cosiddetta Madonna di Porta a Pinti dal tabernacolo omonimo di Andrea del Sarto, "opera famosissima e celebrata sin dal primo apparire, salvata quasi miracolosamente, come il Cenacolo di San Salvi, dai terribili eventi bellici del '30 (l'assedio della città), ma deperita, ridipinta, ridotta quasi a una larva ed indi scomparsa" (Raffaele Monti, 1965, p. 101).
Di questa Madonna sopravvivono fortunatamente numerose copie del Cinque-Seicento che permettono di avere un'idea molto precisa del perduto originale e della sua importanza nell'ambito della pittura del secondo Rinascimento.
Il nostro dipinto ripete, come tutte le altre versioni, la composizione originale del grande maestro fiorentino, "Maestro senza errori" come recita una citazione da Vasari. Del dipinto esistono anche diversi disegni preparatori tra i quali quello celebre con la testa del San Giovannino al Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi.
Le dimensioni della nostra tavola indicano che la committenza doveva essere o ecclesiastica, come pala d'altare, o di un ricco committente.
Tra le diverse copie cinquecentesche vanno segnalati due gruppi: il primo che presenta sullo sfondo uno scorcio di mura urbane e un tetto che potrebbe anche essere collegato alla collocazione topografica del dipinto; il secondo con uno sfondo di paesaggio di ampio respiro, con monti in lontananza, un cielo nuvoloso, valli e alberi.
Di questo secondo gruppo con il paesaggio, molto meno numeroso del primo con lo sfondo urbano, fanno parte alcune copie "cinquecentesche di ottima qualità" come quella del cenacolo di San Salvi, poi Uffizi (Silvia Meloni Trkulja, 1982, pp. 51-52, n. 27), già attribuita all'Empoli, come quella della Galleria Corsini "...che il Baldinucci dice che l'Empoli copiò più volte questa Madonna", e come quella già della collezione Hearst di New York (Susan Regan McKillop, Franciabigio, 1974, tav. n. 97), che presenta un paesaggio quasi uguale a quello della nostra, si segnala che il gruppo di alberi spogli in alto a destra presenta un disegno molto simile a quello sulla cima di una rupe nell'affresco, Filippo Benizi fa cadere un fulmine sui giocatori blasfemi, del Chiostro piccolo della SS. Annunziata.
La qualità del nostro dipinto appare, specialmente nei volti, stilisticamente abbastanza elevata da far supporre che l'ignoto autore l'abbia realizzata alla presenza diretta dell'originale.
Bibliografia di riferimento:
Raffele Monti, Andrea del Sarto, Edizioni di Comunità, Milano, 1965;
Susan Regan McKillop, Franciabigio, University of California Press, Berkeley-Los Angeles- London, 1974;
Serena Padovani, Silvia Meloni Trkulja, Il Cenacolo di Andrea del Sarto a San Salvi, Guida del Museo, Salimbeni, Firenze, 1982.
€ 10.000 / 15.000
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ven 29 Ottobre 2021
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