Il dipinto costituisce uno degli esemplari più significativi dedicati da De Caro a scene di cacciagione, nelle quali sono evidenti i richiami alla pittura fiamminga olandese. Tra i confronti più probanti si ricordano le nature morte del Museo di San Martino e quella in collezione privata a Parma. Bibliografia di riferimento: Nicola Spinosa, La natura morta in Italia, Electa, Milano, 1989, vol. II, pp. 957-59.