Arredi e dipinti antichi provenienti dal palazzo bresciano della famiglia Pederzani Bonicelli, da una residenza emiliana e da committenze private - I

477

Giambattista Canal
(Venezia, 1745 - 1825)

Soggetto epico

Olio su tela mistilinea
cm. 191,5x228

Figlio di Fabio Canal (1703-1767), pittore di notevole bravura, specializzato frescante di volte di chiese e palazzi  a Venezia (Gloria del Sacramento, Chiesa di S. Martino, soffitto con Allegoria, Palazzo Grassi), Giambattista (1745-1825) appartiene a quel gruppo di pittori tiepoleschi, tra i quali il Menescardi, il Lorenzi, il Guarana e Cedini (1741 - 1811), che diffusero nel Veneto gli stilemi del Tiepolo. Giambattista fu il più spazioso e monumentale, realizzando il soffitto con Sant'Eufemia in gloria nella chiesa di Sant'Eufemia, Venezia, La gloria di San Lorenzo, Padernello, Chiesa Parrocchiale, la Natività, sempre a Padernello. Nella seconda fase della sua vita, alla fine del Settecento, Canal si volse allo stile neoclassico abbandonando la maniera tiepolesca.
Questa tela raffigurante una scena di genere amoroso, che può ricordare anche modelli della pittura francese contemporanea, deve essere cronologicamente collocata ancora nella seconda metà del Settecento, ed è in pendant con l'altra (lotto n. 478), raffigurante una scena di amore cavalleresco.
Bibliografia di riferimento
Rodolfo Pallucchini, La pittura veneziana del Settecento, Istituto Giorgio Cini, Venezia, 1960, pp. 170, 191, 230, 235;
Egidio Martini, La pittura del Settecento veneto, Istituto per l'Enciclopedia del Friuli Venezia Giulia, 1982, p. 113, nn. 923, 924, 925, 926, 927, 928.
€ 80.000 / 120.000
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gio 25 - ven 26 Ottobre 2018
Prato