Un disegno di Andrea Mantegna, Dipinti, Arredi e Disegni Antichi - I

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Scuola fiorentina del XVI secolo

«Battaglia» (recto) e «Sei teste di invenzione in profilo e grottesche» (verso)

Penna e inchiostro acquerellato
cm. 270x183

La scena al recto raffigura una battaglia in cui un cavaliere con elmo e corazza trafigge con lancia un altro cavaliere caduto. Sullo sfondo una moltitudine di soldati in combattimento, trombettieri a cavallo, e in lontananza mura di una città assediata. Il disegno è coronato in alto da un festone di frutta su cui si poggia una figura virile alata che regge uno scudo ovale con stemma mediceo: si tratta dello stemma di Cosimo I inquartato con quello di Eleonora di Toledo, per cui si potrebbe ipotizzare che il foglio sia riferibile o alle nozze tra i due, 1539, oppure alle esequie di Cosimo nel 1574. Le caratteristiche stilistiche del disegno ne denotano l'ascrizione certa alla cultura del Manierismo fiorentino cinquecentesco. Lo stemma inquartato Cosimo I / Eleonora di Toledo ne definisce due date: post-quem, le nozze tra i due nel 1539 - e si deve ricordare che in quell'occasione Francesco de Rossi (Firenze 1510 - Roma 1563), detto Cecchin Salviati, grande disegnatore, fece ritorno a Firenze per partecipare all'allestimento degli apparati di festa in occasione di tali nozze - e ante-quem, 1574, data delle esequie di Cosimo I, a cui Bernardo Buontalenti (Firenze 1531 - 1608) partecipò come architetto e scenografo per gli addobbi funerari.
E le straordinarie sei teste di invenzione al verso farebbero appunto pensare anche al Buontalenti, grande inventore di costumi teatrali medicei, oltre che di scene e addobbi: si veda in proposito l'analogia tra le nostre teste e quelle disegnate dal Buontalenti, con il tipico occhio rotondo (si veda non solo l'album di disegni di costumi teatrali della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, ma anche il foglio n. 2416A del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, in cui studi di testa di profilo si accompagnano ad una architettura con stemma mediceo, in Mostra di Disegni di Bernardo Buontalenti, Firenze, GDSU, 1968, pp. 46-48, n. 35, fig. 29). Tuttavia, i caratteri stilitici del disegno, così aderenti al linguaggio del secondo Manierismo, tipico in artisti quali Giorgio Vasari (1511-1574) e Perin Del Vaga (1501-1547), potrebbero spostare la datazione anche a prima del Buontalenti.
 
Bibliografia di riferimento
Mostra di disegni del Vasari e della sua cerchia, a cura di Paola Barocchi, Firenze, Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, 1964;
Paola Barocchi, Vasari pittore, Edizioni Club del libro, Milano, 1964;
Mostra di disegni di Perino Del Vaga e la sua cerchia, a cura di Bernice F. Davidson, Firenze, Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, 1966, n. 60, fig. 52;
Disegni di Bernardo Buontalenti (1531-1608), a cura di Ida Maria Botto, Firenze, Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, 1968, pp. 20-21, scheda n. 14, fig. 12, per lo stemma;
The Age of Vasari, Art Gallery, University Art Gallery, University of Notre Dame, State University of New York, Binghamton, 1970;
Luisa Mortari, Francesco Salviati, Leonardo-De Luca, Roma, 1992;
Francesco Salviati o la bella maniera (1510-1563), a cura di Catherine Monbeig Goguel, Roma, Villa Medici, 28 gennaio - 29 marzo 1998, poi Parigi, Museo del Louvre, 30 aprile - 29 giugno 1998.
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ven 8 Novembre 2013
Prato